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Non solo sci, le mountain bike conquistano l’appennino bolognese

'Montana bike area' per tutti, quattro stagioni su quattro e con quasi trenta piste

Pubblicato:22-01-2023 18:08
Ultimo aggiornamento:22-01-2023 18:08
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BOLOGNA – Alla scoperta degli appennini bolognesi in sella alla bicicletta, qualsiasi sia la stagione e qualsiasi sia il livello di difficoltà. Complice il Covid, che ha fatto riscoprire la passione per la natura e gli spazi all’aria aperta, nel Bolognese è scoppiata una vera e propria “Bomba” di amore per i giri in bicicletta nei boschi. Ed è proprio Bomba l’acronimo di questo progetto, ‘Bologna montana bike area’, partito nel 2020 da un gruppo di ‘bikers’ appassionati e che coinvolge quattro comuni del territorio: Loiano Monzuno, Monghidoro e San Benedetto Val di Sambro. 16 trail, 11 anelli cross-country, numeri che crescono esponenzialmente: ‘Bomba’ è un comprensorio mountain-bike sull’Appennino bolognese dove “puoi girare quattro stagioni su quattro”, garantiscono i promotori del progetto. E soprattutto, alla portata di tutti. Si va infatti dai sentieri “dedicati al Gravity Enduro, Mountain Trail, quindi fuori strada”, particolarmente tecnici, a punti “dove si cerca di far vedere il paesaggio su sentieri molto più semplici” e da dove poter ammirare i luoghi magici e i colori dell’Appennino.


Del resto, il primo obiettivo del progetto è “far sì che la bicicletta, la mountain bike nello specifico, diventi accessibile a tutti”, spiega Luigi Bianchi, presidente dell’Asd Bologna montana bike area. “La gente ha voluto riscoprire le montagne intorno a Bologna e così riescono a godersi appieno il nostro sport”. Un grande merito, sottolinea Bianchi, è dovuto anche al boom delle bici elettriche, che permettono anche a chi è poco allenato di poter andare dovunque, anche su percorsi più impegnativi, insieme al post-Covid che ha avvicinato tantissimi avventori agli sport outdoor.
   

“Il nostro intento è allargare il più possibile il progetto tutto l’Appennino bolognese, valorizzando una rete di percorsi meravigliosi per la mountain bike”, aggiunge Luca Ladinetti, assessore al Turismo del Comune di Loiano e tra gli ideatori di Bomba. E anche per “evitare problemi legati al fatto che questi sentieri per la maggior parte attraversano proprietà private, che con l’aumento della frequentazione dell’area stava facendo diventare un problema l’attraversamento dei boschi”. Uno dei segreti del progetto è quindi stato di “’legalizzarli’ trattando con i proprietari e cercando di prevenire eventuali contrasti”.


E quando parlano di sport per tutti, Bomba è rivolto davvero a tutti: allenati, non allenati, ma soprattutto con uno sguardo alla disabilità. Grazie a una collaborazione con la Fondazione per lo sport Silvia Parente, infatti, è stato creato un anello accessibile anche a handbike e tandem, parte di un progetto chiamato “All inclusive”, e dove anche chi ha limitazioni motorie o visive può godersi l’esperienza di un’immersione nella natura. Intanto, il progetto vola, come testimonia la presenza di oltre 500 biker all’ultimo Bike festival a ottobre a Loiano . Appassionati che “più si sporcano, più si divertono”, scherza Bianchi, visto che si gira sia con sole e polvere, sia con fango e neve. Ma alla base rimane sempre il divertimento. ”C’è chi si diverte col fango, c’è chi lo odia. Però secondo me le emozioni sono sempre alte. L’importante è pedalare”.

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