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Dispersione scolastica in aumento nelle Marche. E la Dad non aiuta

Antonio Spaziano, segretario generale della Uil Scuola regionale, lancia un monito alla vigilia del rientro in classe degli oltre 72mila studenti marchigiani delle scuole superiori: "L'8.7% di giovani tra i 18 e i 24 anni abbandona precocemente gli studi e questo tira e molla non è salutare"

Pubblicato:22-01-2021 16:18
Ultimo aggiornamento:22-01-2021 16:18
Autore:

Antonio Spaziano
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ANCONA – “I rischi di una Dad prolungata sono anche legati al fenomeno della dispersione scolastica“. È il monito lanciato dal segretario generale della Uil Scuola Marche, Antonio Spaziano, in vista della ‘Giornata internazionale dell’Educazione’, in programma il 24 gennaio, che quest’anno arriva alla vigilia del rientro in classe degli oltre 72mila studenti marchigiani delle scuole superiori. Un parziale rientro alla normalità con le presenze al 50% negli istituti a partire dal 25 gennaio.

“Dobbiamo fare di tutto per preservare questo rientro della didattica in presenza perché ne va del futuro di questa generazione e, di conseguenza, del nostro paese- continua Spaziano-. I giovani nel loro percorso educativo crescono dal punto di vista umano, sociale, culturale anche attraverso quel confronto che la scuola inclusiva italiana è in grado di dar loro. Tutto questo, con la didattica a distanza, non è possibile”. Nelle Marche l’8.7% di giovani tra i 18 e i 24 anni abbandona precocemente gli studi, percentuale che sale sopra l’11% se si considerano solo i maschi. “Ci auguriamo che questa volta non si torni di nuovo indietro perché questo tira e molla non è salutare né per i ragazzi, né per le famiglie, né per la comunità educante tutta- conclude Spaziano-. Spero ci sia continuità nel percorso che porti gli studenti ad affrontare il resto dell’anno e conduca i maturandi alla giusta soddisfazione dell’esame di Stato”.

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