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Luiss Programma Diaspore: cinque incontri per capire il mondo

Gli incontri online, a partire da martedì 26 gennaio, saranno in italiano, inglese e francese. Sono organizzati sulla base di un nuovo accordo sottoscritto dall’Ateneo con l'associazione Le Reseau, associazione della diaspora africana in Italia

Pubblicato:22-01-2021 12:24
Ultimo aggiornamento:23-01-2021 12:04
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ROMA – L’università si apre al mondo, ispirando un’Italia con orizzonti globali che valorizza i talenti e punta sulle comunità di origine straniera a sostegno dell’internazionalizzazione e della condivisione delle conoscenze: è la cifra di Programma Diaspore, un ciclo di appuntamenti e dibattiti promosso dalla Luiss Guido Carli a partire da martedì 26 gennaio, con un primo webinar in programma alle 13, ora italiana.

Gli incontri online, in italiano, inglese e francese sono organizzati sulla base di un nuovo accordo sottoscritto dall’Ateneo con l’associazione Le Reseau, associazione della diaspora africana in Italia, componente del Consiglio nazionale delle diaspore.

“L’impegno è sostenere l’internazionalizzazione dell’università, che ha avviato già da tempo iniziative di rilievo ma che ora punta con decisione sull’orientamento per gli studenti che possono guardare all’Italia come polo di formazione di riferimento a livello europeo anche a partire da contesti differenti, dall’Africa, dall’America Latina o dall’Asia” sottolinea Cleophas Adrien Dioma, coordinatore del gruppo di lavoro Migrazione e sviluppo del Consiglio nazionale per la cooperazione allo sviluppo e presidente di Le Reseau, in un’intervista con l’agenzia di stampa Dire.
Secondo Raffaele Marchetti, Prorettore della Luiss per l’internazionalizzazione, “l’educazione cosmopolita rappresenta una mission del nostro Ateneo, che ha operato una scelta strategica per focalizzarsi sul bacino del Mediterraneo e l’area subsahariana”. Una scelta, questa, “confermata dall’aumento negli ultimi anni del numero degli studenti dell’università originari di queste regioni”. “Al fianco del reclutamento tradizionale, dal Ghana al Kenya – aggiunge il Professor Marchetti – ci sono borse garantite da aziende italiane che lavorano in Africa, come ad esempio Eni, e progetti di carattere umanitario come il Progetto Mediterraneo in collaborazione con la Fondazione Terzo Pilastro Internazionale di Emmanuele Emanuele o i Corridoi universitari realizzati insieme all’Alto Commissariato dell’Onu per i rifugiati (Unhcr) e finanziati con la comunità degli Alumni dell’Ateneo”.


Al dialogo con l’Africa, caleidoscopio di 54 Paesi e mille lingue e culture, con una popolazione con un’età media inferiore ai 20 anni, sono dedicati alcuni dei primi appuntamenti. L’apertura è prevista martedì, con un webinar dal titolo ‘Diaspora, Knowledge and Community’. Confermati gli interventi della Viceministra degli Affari esteri e della cooperazione internazionale Emanuela Claudia Del Re e di Leonardo Carmenati, Vicedirettore tecnico dell’Agenzia italiana per la cooperazione allo sviluppo (Aics). Dopo il saluto della Professoressa Paola Severino, Vicepresidente della Luiss, con delega alla promozione delle Relazioni internazionali, e l’introduzione del Professor Marco Francesco Mazzù, Recruiting Leader e docente di Marketing e Digital dell’Ateneo, apriranno i lavori il Prorettore della Libera Università Internazionale degli Studi Sociali, Raffaele Marchetti, e Cleophas Adrien Dioma. Con loro: Jean Leonard Touadi, Presidente del Centro relazioni con l’Africa della Società geografica italiana, Alioune Benga, Direttore generale dell’università burkinabé Iam Ouaga. Previsto il contributo di Giorgio Marrapodi, Direttore generale del ministero degli Affari esteri per la Cooperazione allo sviluppo, e una partecipazione a più voci dei rappresentanti delle comunità della diaspora africana e delle “nuove generazioni”. Il ciclo proseguirà con appuntamenti a cadenza mensile, con l’opportunità di incontri con aziende e sessioni aperte alle interazioni, alle domande e agli spunti degli studenti. Focus su temi chiave per il 2021 e per il mondo post-pandemia, con un’attenzione speciale per le realtà emergenti. Tra i titoli: ‘Innovation, Digitalization and Sustainability as a way to social and ecological transition’, ‘Italian and African Geopolitical Perspectives’, ‘Data Science to Support a Changing World’ e ‘Italian and African business perspectives’. Secondo il Professor Mazzù, il progetto va al di là degli obiettivi di recruiting traduzionale e raggiunge l’orizzonte della migrazione circolare puntando su sviluppo economico e sociale. “Bisogna far sì”, questo l’impegno in prospettiva, “che le competenze acquisite nell’ambiente multiculturale della Luiss rendano gli studenti attori globali, capaci di agire in maniera etica e rigorosa e di applicare le proprie conoscenze nelle principali aziende e istituzioni operanti sia a livello globale che nei rispettivi Paesi di origine, diventando ‘decision maker’ e promotori di crescita e sviluppo”.

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