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Di Maio si dimette: “Il M5s deve rifondarsi, il peggior nemico è interno”

"Da oggi la nostra organizzazione è definitiva, finalmente ogni regione avra’ delle persone che si prenderanno cura dei cittadini”

Pubblicato:22-01-2020 17:20
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 16:53
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ROMA – “Non so se Di Maio farà un passo a lato o indietro. Provo a interpretare il nostro sentimento e rivolgo una parola di ringraziamento a Di Maio per quello che ha fatto in questi due anni e mezzo”. Con queste parole Emilio Carelli, deputato M5s, ha aperto l’incontro coi facilitatori regionali del Movimento, anticipando l’annuncio di Luigi Di Maio. Un ringraziamento seguito da oltre 30 secondi di applausi della platea. “Grazie per l’impegno, la competenza, l’energia e la generosità in questi ultimi due anni e mezzo. Anche il gesto di oggi è generoso perché permette di far fate un passo avanti al M5s. Per il governo non cambierà nulla, anzi sarà uno stimolo per portare avanti il cronoprogramma”, conclude.

DI MAIO: “HO PORTATO A TERMINE MIO COMPITO”

Alla nuova organizzazione del M5s “ci ho lavorato un anno, adesso posso dire di aver portato a termine il mio compito, da oggi nasce il percorso per gli stati generali del movimento, sarà un momento importantissimo, dove daremo una nuova idea di paese per i prossimi decenni”. Per il Movimento “è giunto il momento di rifondarsi, oggi si chiude un éra”. Lo dice Luigi Di Maio intervenendo alla presentazione dei facilitatori.

DI MAIO: “MI FIDO DI VOI E DI ME, NON E’ FINITA QUI”

“In tanti credono in noi ed e’ per questo che qualsiasi cosa accadra’ che io mi fido di voi, mi fido di me e della nostra comunita’”. Cosi’ Luigi Di Maio nel discorso in cui annuncia le dimissioni da capo politico del M5s. “Sono pronto a dire qui che continueremo a essere l’incubo di tutti gli analisti finanziari e politici. Non e’ finita qui, e’ appena cominciata”, aggiunge.


DI MAIO: “DA OGGI LA NOSTRA ORGANIZZAZIONE È DEFINITIVA”

“Per stare al governo bisogna essere presenti sul territorio per dare risposte strutturate alle persone”, spiega Di Maio. “Da oggi potrete contare su persone competenti e legittimate”, che potranno “ascoltare e poi agire. Da oggi la nostra organizzazione è definitiva, finalmente ogni regione avra’ delle persone che si prenderanno cura dei cittadini” e consentiranno di far “funzionare meglio il Movimento”, sottolinea.

DI MAIO: “PEGGIORE NEMICO INTERNO, NONOSTANTE TUTTO CONTINUO A FIDARMI DI VOI”

“Nessuna forza politica e’ stata sconfitta dall’esterno. I peggiori nemici sono quelli che uno non immagina mai di avere e che contraddicono i valori per cui si e’ lottato insieme. Sono le persone che al nostro interno non lavorano per il gruppo ma per la loro visibilita’. Persone che non ci mettono la faccia, che criticano non per costruire ma per distruggere”, prosegue Di Maio, nel discorso delle dimissioni da capo del M5s. “Nonostante tutto io continuo a fidarmi di tutti voi”, aggiunge. “Siamo coraggiosi e fiduciosi al tempo stesso, abbiamo fiducia nel futuro e abbiamo coraggio quindi inevitabilmente ce la faremo”.

DI MAIO: “NO GIUDIZI DOPO 20 MESI, GOVERNO VADA AVANTI”

“Il Movimento 5 stelle non può essere giudicato per 20 mesi al governo, ha il sacrosanto diritto di arrivare almeno alla fine dei 5 anni del mandato ed è anche per questo che il governo deve andare avanti. Dobbiamo avere il tempo di mettere in ordine quello che hanno messo in disordine quelli che c’erano prima”.

DI MAIO: “TANTI TRADIMENTI, MEGLIO INGENUO CHE IMBROGLIONE”

“Molti mi hanno accusato di essere stato troppo ingenuo in questi 20 mesi al governo. Io non mi sento un ingenuo, ma preferisco passare per tale piuttosto che essere considerato un imbroglione. Continuo a pensarlo nonostante i tanti tradimenti e un anno in cui abbiamo dovuto cambiare governo per l’ennesimo tradimento”, spiega Di Maio. “Per restare umani e non diventare delle carogne bisogna riuscire nell’impresa piu’ difficile: fidarsi di chi non si conosce. Io mi fido di te dovremmo dircelo piu’ spesso, dovrebbe essere scritto sulle porte di tutti gli edifici pubblici”, aggiunge. “Alcuni obiettivi non siamo riusciti a raggiungerli ma abbiamo sempre lottato. Sono consapevole che una parte del movimento è rimasta delusa e si è allontanata”, prosegue.

DI MAIO: “CON MIE DIMISSIONI SALE TITOLO ATLANTIA? AVANTI CON REVOCA”

“Il Movimento e’ nato in opposizione al potere costituito, abbiamo lavorato per rompere tutte le nicchie di potere e le resistenze. Ora stiamo combattendo la battaglia per il ritiro delle concessioni autostradali ai Benetton. Dopo la notizia delle mie dimissioni il titolo in Borsa di Atlantia ha ricominciato a guadagnare dopo diverse settimane e questo testimonia che i mercati non hanno capito proprio nulla di noi”. 

DI MAIO RIVENDICA RISULTATI GOVERNI, NON CITA I DL SICUREZZA

Luigi Di Maio elenca i risultati dei 20 mesi di governo del M5s. “Abbiamo passato nottate a trattare e scontrarci per portare a casa i risultati. Ci eravamo illusi che realizzando il programma si possono ottenere piu’ voti. Ma posso assicurare una cosa: non dobbiamo smettere di farlo, perche’ stiamo realizzando il programma elettorale, anche con una certa velocita’”, dice. Nota a margine: al termine di una lunga lista Di Maio dimentica i decreti sicurezza.

DI MAIO: “C’È CHI STA DIETRO E AVANZA SOLO PER PUGNALARE, BASTA”

“E’ il momento di prendersi qualche responsabilita’. E’ bello parlare dei problemi ma un po’ piu’ impegnativo risolverli”, ricorda Luigi Di Maio, nel discorso delle dimissioni da capo M5s. “Alcuni si sono prestati a dare la percezione di un movimento del tutti contro tutti. E questo non ha niente a che vedere con la liberta’ di espressione ma con una profonda immaturita’ politica. In questi anni il rumore di pochi ha sovrastato il lavoro di tantissimi. E non vale solo per il governo. Pensare che alcuni nostri validissimi sindaci siano stati buttati giu’ dai consiglieri comunali grida vendetta”, aggiunge. “Deve finire l’epoca di chi sta nelle retrovie e viene al fronte solo per pugnalare”, dichiara Di Maio.

“Quando si antepongono i tuoi interessi a quelli della comunita’ diventi un pericolo per tutti. Hai tradito i valori della tua comunita’”, prosegue. “Da noi le regole si rispettano e valgono per tutti. Non ci sono santi in Paradiso che tengono. Possiamo dare tempo per cambiare i comportamenti, ma e’ giusto che si intervenga. Se sei entrato in parlamento grazie a un voto su Rousseau com’e’ che una volta eletto cominci a mettere in discussione quel metodo?”, aggiunge Di Maio.

DI MAIO: “NON MOLLO IL MOVIMENTO, AGLI STATI GENERALI IO CI SARO'”

“Nulla sara’ piu’ come prima. Potete essere orgogliosi di quello che abbiamo fatto. Molti mi hanno scritto di non mollare. Io non mollero’ mai il movimento. Il movimento e’ la mia famiglia”, dice Luigi Di Maio. E aggiunge: “Io ci saro’ agli stati generali. Anche io voglio portare qualche idea innovativa per la nostra amata Italia”.

DI MAIO: “AMMIRAZIONE PER CONTE, È NOSTRA PIÙ ALTA ESPRESSIONE”

“Al presidente del Consiglio Giuseppe Conte non bisogna insegnare nulla, ho sempre detto a Giuseppe che quella che all’inizio era preoccupazione per lui è diventata ammirazione. Lui che non aveva mai fatto politica è diventato presidente del Consiglio: è la nostra più alta espressione che i cittadini possono fare politica e si fanno Stato”. “In questi anni su alcune cose non siamo stati sempre d’accordo ma al presidente Conte riconosco onestà intellettuale”, aggiunge. E’ “tra le persone incredibili incontrate in questo percorso”, aggiunge.

DI MAIO DIMISSIONARIO ‘BENEDICE’ I FACILITATORI REGIONALI

Giovani e provenienti da tutta Italia. I facilitatori regionali del M5s vengono presentati per la prima volta a Piazza di Pietra a Roma, proprio pochi minuti prima delle dimissioni da capo politico del Movimento di Luigi Di Maio. Il clima è surreale. Da una parte il M5s sta per cambiare pelle al vertice, dall’altra presenta quella che Emilio Carelli, deputato e facilitatore Comunicazione, definisce “il nostro team del futuro, i protagonisti di domani“. Saranno una sorta di coordinatori regionali a cui sarà affidato il compito di lavorare sul territorio e far crescere il Movimento a livello locale, ovvero dove il M5s ha più sofferto negli ultimi anni.

Oggi il primo incontro per “stabilire un percorso. Una giornata storica- la definisce Carelli- era importante creare una struttura che prima non c’era”. Le figure scelte opereranno a livello gratuito su tre aree: relazioni interne, relazioni esterne e formazione. Per Barbara Floridia, facilitatore Formazione e personale, era ora di “alzare il livello del dibattito e questo si può perseguire solo attraverso la formazione che ora sarà capillare”.

Secondo Enrica Sabatini, facilitatore Coordinamento e Affari interni, “cerchiamo un modo nuovo di rispondere ai bisogni della gente, anche se c’è sempre perplessità per ciò che è nuovo e innovativo. Il lavoro di fronte è difficile ma siamo pronti”. I facilitatori regionali trovano il placet anche dall’ex numero 1 del Movimento. “Finalmente ci saranno persone che avranno più capacità di ascolto a livello locale-sottolinea Di Maio appena salito sul palco, poco prima di rassegnare le sue dimissioni- per stare al governo bisogna stare sul territorio in maniera più organizzata”.

DI MAIO SI CONGEDA, LE LACRIME DEGLI AMICI E IL BACIO A VIRGINIA

Sono passati pochi secondi da quando Luigi Di Maio si e’ slacciato la cravatta, “segno di rispetto per le istituzioni”, e ha lasciato ufficialmente la guida politica del M5s. La prima fila del Tempio di Adriano, location scelta per la presentazione dei facilitatori regionali targati M5s, è occupata dai vertici del Movimento. Grande commozione per il deputato Emilio Carelli e il senatore Andrea Cioffi. Lacrime per Enrica Sabatini, una delle menti di Rousseau. Si chiude un’era e pochi riescono a trattenere il pianto. Vito Crimi abbraccia l’ex capo dimissionario sul palco in un ideale passaggio di consegne, Patuanelli e D’Uva applaudono il momento. Di Maio stringe a se’ la fidanzata Virginia Saba che lo bacia appassionatamente .

Fuori dalla sala alcuni elettori M5s, che non sono riusciti ad entrare, gridano il suo nome agitando vessilli del Movimento. Emozionata anche Paola Taverna. “Luigi ha fatto un passo molto grande per il Movimento, oggi ha fatto un grande discorso. Andatelo a rileggere, voi che non sempre lo avete trattato bene”, consiglia la senatrice ai cronisti. Di Maio abbandona il palco e prova a dileguarsi nel backstage ma è inseguito da colleghi collaboratori, giornalisti. Dietro le quinte abbraccia le ultime persone, tra cui Rocco Casalino, e abbandona il Tempio di Adriano. Al centro della sala i facilitatori regionali ne approfittano per un selfie collettivo che immortali la giornata, memorabile per loro e decisiva per il futuro del Movimento. Anche gli elettori M5s fuori la sala smobilitano, tolgono le bandiere poggiate sulla ringhiera del Tempio e lasciano il centro di Roma con gli occhi umidi. “Luigi ha fatto un grande gesto”, dice qualcuno di loro andando via.

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