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Guasto all’Ex Ilva, Fim Cisl: “Serve manutenzione”

Nell'acciaieria 2. Prisciano: "Non c’è un piano industriale condiviso con sindacati e governo"

Pubblicato:22-01-2020 11:37
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 16:53
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ROMA – È successo all’alba, poco dopo che gli operai del primo turno avevano incominciato a lavorare. Un guasto nell’acciaieria 2 che ha creato panico e “mostrato tutte le criticità del reparto”, spiega Biagio Prisciano, segretario Fim Cisl di Taranto. “Non sono trascorse nemmeno 48 ore dall’incontro con i vertici di ArcelorMittal, sulla decisione di fermare Acciaieria 1 e marciare a pieno regime con l’Acciaieria 2 ed ecco emergere le prime criticità”, aggiunge.

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“Da tempo – continua – sosteniamo che gli impianti all’interno dello stabilimento necessitano di manutenzioni ordinarie e straordinarie. Basti pensare a quanto avvenuto oggi nella stessa acciaieria 2, dove si è verificato un problema al convertitore 1 con il cedimento del cono all’impianto trattamento gas. ArcelorMIttal deve necessariamente fare un passo indietro”, prosegue Pisciano che ribadisce “il no alla decisione aziendale di stoppare l’acciaieria 1”.

“Non c’è un piano industriale condiviso con le organizzazioni sindacali e il governo e il futuro rimane nell’accordo sindacale del 6 settembre 2018, che rappresenta l’unica strada certa per coniugare temi fondamentali come ambiente, salute e occupazione. I problemi non si risolvono con i soli annunci e collocando i lavoratori in cassa integrazione scaricando sulle loro spalle i cambi di strategia che la multinazionale adotta”. ArcelorMittal per il sindacalista “deve necessariamente fare un passo indietro rispetto alla decisione assunta”.

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