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Terremoto, la commissione Grandi rischi: “Diga Campotosto può essere Vajont bis”. Ma l’Enel: “E’ sicura”

il presidente della Commissione Grandi Rischi, Sergio Bertolucci. lancia l'allarme per la zona del lago di Campotosto

Pubblicato:22-01-2017 16:04
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 10:49

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Il lago di Campotosto ghiacciato in inverno

ROMA – “La temperatura simica di questa sequenza non si abbassa. Ci sono ancora molti scuotimenti. C’è una situazione in evoluzione per cui sarebbe pericolosissimo abbassare la guardia, soprattutto per quanto riguarda gli edifici strategici: le scuole e gli ospedali”. Ad affermarlo al Tg3 è il presidente della Commissione Grandi Rischi, Sergio Bertolucci.

“Nel caso delle dighe- aggiunge- nella zona di Campotosto, che è una delle zone sotto osservazione, c’è il secondo bacino più grande d’Europa con tre dighe. Una di queste dighe è essenzialmente su una faglia che si è parzialmente riattivata e ci possono essere movimenti importanti di suolo che cascano nel lago: per dirla in maniera semplice con effetto Vajont. Se in questi casi casi si avverte un aumento del rischio, bisogna renderlo immediatamente trasparente alle autorità e alla popolazione”.

ENEL: DIGA CAMPOTOSTO SICURA, DA VERIFICHE ZERO CRITICITA’

Enel ribadisce che “a seguito dei recenti eventi sismici non si rileva alcun danno alla diga di Campotosto“. Il buono stato delle opere “è confermato da tutti i controlli previsti eseguiti da Enel in questi giorni, compreso il volo con elicottero effettuato nella giornata di venerdì. Il volume attualmente invasato è di circa il 40%, quindi molto basso“. Alla luce della difficile situazione idrogeologica di questi giorni “si è comunque deciso, come misura cautelare, estrema, di procedere ad una ulteriore progressiva riduzione del bacino“. Le necessarie autorizzazioni alla riduzione “sono già state chieste alle competenti autorità e le operazioni si stanno svolgendo sotto lo stretto controllo dei tecnici di Enel, già presenti in zona”.


Enel segnala che “è importante ricordare che dopo il sisma del 2009 sono stati effettuati studi e approfondimenti di analisi per determinare l’ubicazione della faglia presente nell’area, che hanno escluso che questa interessi le fondazioni della diga”. Inoltre “sono state effettuate verifiche sulla resistenza al sisma delle dighe, eseguite con il supporto di esperti di altissima specializzazione. I risultati hanno evidenziato la sicurezza delle dighe anche in queste condizioni”. Enel ricorda che a valle di ogni sisma avente magnitudo maggiore di 4 della scala Richter vengono effettuati controlli sulle dighe secondo le modalità stabilite dalla Direzione Dighe del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, Autorità Nazionale preposta alla sicurezza delle grandi Dighe, con la quale i tecnici della società sono in costante contatto.

GRANDI DIGHE, INCONTRO DOMANI POMERIGGIO AL MIT

Si terrà domani pomeriggio al ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, convocata dal Ministro, Graziano Delrio, una riunione sulle Grandi Dighe delle Regioni del Centro Italia colpite dai recenti eventi. Il ministero esercita, infatti, un’azione di vigilanza tramite la Direzione generale specifica. All’incontro parteciperanno la Protezione civile, il Consiglio superiore dei lavori pubblici, le Regioni coinvolte e i gestori che hanno la responsabilità dei controlli.

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