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Giunta regionale approva il Ddl sul riordino delle funzioni delle province

UDINE - La Giunta regionale ha approvato il disegno di legge

Pubblicato:22-01-2016 14:41
Ultimo aggiornamento:16-12-2020 21:49

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consiglio.friuli.venezia.giulia-2UDINE – La Giunta regionale ha approvato il disegno di legge sul riordino delle funzioni delle Province in materia di vigilanza ambientale, forestale, ittica e venatoria, di ambiente, di caccia e pesca e di protezione civile accogliendo modifiche richieste da due Direzioni regionali e dal Consiglio delle autonomie locali (Cal). Il provvedimento è stato proposto dall’assessore alle Autonomie locali, Coordinamento delle riforme, Caccia e Risorse ittiche e Protezione Civile Paolo Panontin.

In linea generale, il disegno di legge, che era stato licenziato dall’Esecutivo lo scorso 29 dicembre, rialloca in capo alla Regione funzioni ora provinciali, aggiornando le competenze e modificando alcune norme in materie concernenti gli Enti locali e in tema di Centrale unica di committenza (Cuc) regionale. Il riassetto è finalizzato mettere in sicurezza le funzioni esercitate dal personale della Polizia provinciale e a valorizzare il Corpo forestale regionale (Cfr). Con il ddl l’Amministrazione regionale acquisisce le funzioni provinciali in materia di caccia e pesca e quelle esercitate dalla Polizia provinciale del Friuli Venezia Giulia in materia ambientale e faunistico venatoria, oltre alle funzioni in materia di protezione civile finora in capo alle Province.

Per quanto riguarda le modifiche decise oggi, viene integrato il titolo della legge, che diventa “Norme di riordino delle funzioni delle Province in materia di vigilanza ambientale, forestale, ittica, venatoria, di ambiente, di caccia e pesca e di protezione civile, nonché di modifica di altre norme in materia di autonomie locali e di soggetti aggregatori della domanda”.  Ciò per tenere conto delle modifiche in materia di Cuc richieste dal Cal. Sempre in accoglimento a un’integrazione richiesta dal Consiglio delle autonomie, viene prevista un’organizzazione articolata sul territorio per l’esercizio delle funzioni della caccia. Altre modifiche, proposte dalle Direzioni regionali, riguardano il trasferimento alla Regione delle funzioni ora svolte dalle Province nella gestione del bene Dolomiti Unesco, l’adeguamento delle competenze dell’Ersa (in tema di certificazioni su fitosanitari e coadiuvanti) e alcuni correttivi sulla caccia che mirano a semplificare, velocizzare e perfezionare la procedura di approvazione del Piano venatorio distrettuale, alla luce dei recenti ricorsi al Tar sull’argomento.


Oltre a riformulare un passaggio sull’efficacia immediata del disegno di legge, viene modificato l’articolo 26 della legge 26/2014 in modo da conservare ai singoli Comuni e ai rispettivi sindaci, anziché ai Comuni in forma associata, la competenza nel “coordinamento dei primi soccorsi”, in modo da assicurare una maggiore efficacia degli interventi.

Mentre è stata respinta la richiesta del Cal di differire il trasferimento alla Regione delle funzioni in materia di caccia e pesca, per altre due istanze del Consiglio delle autonomie (mantenimento delle attuali commissioni provinciali in materia di caccia fino alla loro naturale scadenza e riallocazione dalle Province alla Regione, anziché ai Comuni, delle funzioni in materia di funghi epigei) è necessaria, secondo l’assessore Panontin, un’analisi più approfondita che potrà eventualmente dar luogo a degli emendamenti nel corso dell’iter consiliare. Il disegno di legge, approvato oggi nella sua versione modificata e definitiva dalla Giunta, passa ora all’attenzione del Consiglio regionale.

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