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Un albero per Toscanini, il coraggio della musica contro il nazifascismo

All'Auditorium Parco della musica è stato piantato un albero di sughero, dono della presidenza della Repubblica italiana, per ricordare il suo impegno

Pubblicato:22-01-2016 13:00
Ultimo aggiornamento:16-12-2020 21:49

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ROMA – Un albero per ricordare il maestro Arturo Toscanini, grande non solo nella musica, ma anche nel suo impegno contro fascismo e nazismo e per il supporto che ha dato ai musicisti ebrei perseguitati, in un momento in cui “l’Europa era violentata dalle dittature”. Da oggi i giardini pensili dell’Auditorium Parco della musica, a Roma, ospitano il tributo reso a uno dei più famosi direttori d’orchestra di sempre con un albero in sughero donato dalla presidenza della Repubblica e piantato oggi alla presenza del ministro dei Beni e delle Attività culturali e del Turismo, Dario Franceschini.

albero_toscanini

Ai piedi dell’albero, una stele che ricorda “la sua resistenza a fascismo e nazismo e l’aiuto ai musicisti ebrei perseguitati”. Con il ministro, anche il presidente dell’Unione delle Comunità ebraiche, Renzo Gattegna, il presidente di Gariwo, Gabriele Nissim, il sovrintendente di Santa Cecilia, Michele dell’Ongaro, l’ad della fondazione Musica per Roma, José Dosal, e il prefetto di Roma, Franco Gabrielli. “Sono lieto e onorato di questa cerimonia per Toscanini- ha detto Gattegna- un grande maestro e direttore d’orchestra, ma soprattutto un grande uomo. In un periodo in cui era difficile combattere le dittature, con la sua arte Toscanini non si limitò solo alla parola, ma ad azioni concrete”.


Gattegna ha ricordato l’avversione di Toscanini alle dittature, criticando apertamente fascismo e nazismo. Il grande direttore d’orchestra, dopo l’ascesa di Hitler ruppe i rapporti con la Germania, abbandonando il festival wagneriano di Bayreuth nel 1933 e quello di Salisburgo nel 1938. Tra tutti, il gesto “estremamente significativo” di Toscanini ricordato oggi è la sua decisione, dopo le leggi razziali di Norimberga, di dirigere gratuitamente a Tel Aviv la Palestine orchestra che riuniva musicisti ebrei fuggiti dalle persecuzioni in Europa. Un concerto che divenne storico e che proprio all’Auditorium rivivrà ancora una volta nel giorno della Memoria, il 27 gennaio, con la manifestazione ‘Toscanini: il coraggio della musica’ (alle 20.30 nella sala Santa Cecilia, ingresso gratuito).

“Piantare un albero qui- ha detto Franceschini che ha scoperto la stele dedicata a Toscanini- e’ il modo migliore per ricordare un’altra parte straordinaria della sua vita. Ed è importante farlo adesso, perché ci troviamo a vivere una stagione della storia dell’umanità che non pensavamo di dover attraversare all’inizio di un nuovo Millennio: vedere i simboli della cultura colpiti perché simboli di culture e religioni diverse. Per questo- ha aggiunto- è importante ricordare quello che ha fatto Toscanini”. Il titolare del Collegio romano ha poi ricordato la decisione del Governo, “al di là delle polemiche fisiologiche”, di investire “1 euro in sicurezza e contemporaneamente 1 euro in cultura. Significa- ha detto- non accettare il ricatto del terrorismo che colpisce i luoghi dove le persone stanno insieme per vivere insieme la cultura”.

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