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Arsial compie 25 anni, Ciarla: “Tornare a investire sull’agenzia”

"Nevralgico il suo ruolo di cerniera tra i mondi di ricerca e produzione"

Pubblicato:21-12-2020 16:43
Ultimo aggiornamento:21-12-2020 16:43

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ROMA – Anello di congiunzione tra il mondo della produzione e quello della ricerca. È la nuova missione di Arsial, l’agenzia della Regione Lazio per lo sviluppo e l’innovazione dell’agricoltura, che compie 25 anni di vita e “sulla quale è necessario tornare a investire fortemente, perché il suo ruolo di cerniera tra mondo della ricerca e della produzione è nevralgico”, ha spiegato il nuovo presidente, Mario Ciarla, in occasione di un webinar partecipato anche dal presidente della Regione, Nicola Zingaretti, dall’assessora regionale all’Agricoltura, Enrica Onorati, dal presidente della commissione regionale Agricoltura, Valerio Novelli, e dal direttore della Caritas di Roma, don Benoni Ambarus.

“L’agenzia deve fungere da strumento di raccordo tra il sistema produttivo e il mondo della ricerca- ha sottolineato Ciarla- operando in particolare nell’adattamento e nel trasferimento dell’innovazione di processo e di prodotto per la transizione verso sistemi alimentari sostenibili. Innovazione e sostenibilità possono essere sempre più collegate virtuosamente e l’una puo’ essere alimentata dall’altra”. L’innovazione svolge un ruolo fondamentale nella strada verso la sostenibilità e “la nuova frontiera è rappresentata dall’Agricoltura 4.0, che consiste nell’applicare al settore le innovazioni di Industria 4.0: digitalizzazione, geolocalizzazione, connessione in rete. È l’evoluzione del concetto di agricoltura di precisione e viene utilizzata per definire interventi mirati ed efficienti in campo agricolo– ha continuato Ciarla- Si tratta dell’insieme di strategie che consentono all’azienda agricola di impiegare in maniera sinergica e interconnessa tecnologie avanzate, allo scopo di rendere la produzione piu’ efficiente e sostenibile. Ma altri campi di applicazione dell’Agricoltura 4.0 sono la tracciabilità, durante ogni passaggio dal campo al confezionamento è possibile raccogliere dati utili a mantenere sotto controllo ogni step del processo di produzione, e la distribuzione”.

INNOVAZIONE E FORMAZIONE NEL FUTURO DI ARSIAL

“È uno dei settori principali al quale intendiamo dedicare la nostra attenzione. Sono stato molto soddisfatto quando il mese scorso il Consiglio regionale ha approvato l’emendamento che aggiunge la formazione tra i compiti dell’agenzia. Questo velocizza la procedura necessaria per l’accreditamento come ente di formazione, cosa che puo’ essere foriera di molte opportunita’. Il rapporto con gli istituti agrari della nostra regione, le universita’ e i centri di ricerca e’ strategico di fronte alla sfida che la nuova politica agricola europea col Green New Deal ha posto per la sostenibilità, identificandola per la prima volta come obiettivo prioritario e irrinunciabile. Non c’e’ niente di piu’ importante al mondo della salute e degli essere umani e le soluzioni che contengono la transizione verde, in particolare modo la grande riduzione della chimica, la gestione dell’acqua, del suolo e dell’energia, devono essere mediate da tecnici che operano accanto ai produttori e dentro le filiere alimentari. Questa e’ la vera missione di un’agenzia come Arsial“. E proprio in virtu’ della sua attenzione alla formazione, l’agenzia “ha deciso di istituire un premio alla memoria di Stefano Sbaffi, dg di Arsial per cinque anni e scomparso nel 2019 all’eta’ di 67 anni- ha ricordato Ciarla- Lui ha rilanciato il ruolo dell’agenzia, aiutandola a superare le difficili condizioni di bilancio ereditate dalla gestione precedente. Il concorso si pone l’obiettivo di stimolare lo sviluppo di nuove ricerche e conoscenze sugli aspetti tecnico-socio-economici relativi ai territori rurali del Lazio, favorendone l’innovazione”.


ZINGARETTI: “ARSIAL CI AIUTA A VIVERE MEGLIO, RILANCIARLA

 “I 25 anni di Arsial non vanno celebrati per monumentalizzare una storia ma per capire quanto sia importante non solo non smantellare ma rilanciare, dentro un nuovo modello di sviluppo, uno strumento che ci aiuta a vivere meglio e che non dimentica che il cibo che viene dalla terra è uno dei diritti inalienabili per tutti”. Lo ha detto il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, celebrando il quarto di secolo di Arsial.

“Nel 2013, quando si avviò la prima fase di questo governo del Lazio, la prima legge regionale che la Giunta propose al Consiglio fu un testo di riordino e chiusura di un numero incredibile di agenzie e società regionali, ritenute inutili o che rappresentavano una sovrastruttura pesante- ha ricordato Zingaretti- Per l’Arsial si decise di mantenere vivo questo strumento, perché già allora si capì quanto era importante razionalizzare gli interventi della Regione nel territorio. Ma in questa razionalizzazione non bisognava fare l’errore di colpire un’agenzia che aveva come identità e core business l’agricoltura e il cibo. Quell’intuizione è stata giusta e la storia ci ha dato ragione”. Proprio la pandemia da Covid 19 ha fatto ritrovare “la centralità di alcuni valori, che sembravano finiti in cantina, per miliardi di persone. A cominciare dalla vita, dalla salute e dal benessere. Quante volte si è marginalizzata l’importanza della salvaguardia del benessere della persona rispetto alle regole dello sviluppo economico. E questo riguarda anche il cibo, inteso come elemento di sopravvivenza ma anche come nutrizione di qualità, come terra e quindi come agricoltura- ha proseguito Zingaretti- Vedo una centralita’ del ruolo che svolge Arsial e dell’agricoltura”.

 CARITAS ROMA: “BENE LAVORO DI ARSIAL DI ATTENZIONE PER LA TERRA

“Incoraggio la vostra azione di sostegno, spinta dinamica, attenzione e amore per la terra e tutte le persone che se ne dedicano”. Il direttore della Caritas di Roma, don Benoni Ambarus, ha formulato cosi’ i suoi auguri per i 25 anni di vita di Arsial. “Facciamo in modo di difendere sempre di più la terra, altrimenti ci autodistruggeremo– ha continuato- Auguro ad Arsial di avere questa passione di difesa di una cultura sana di cibo, agricoltura e relazioni. Non abbassiamo la guardia da questo punto di vista, altrimenti ognuno andra’ sulla logica del profitto che a sua volta portera’ all’autodistruzione. Come Caritas siamo determinati a mettere in atto piccole luci di agricoltura sociale, che sono spazi di rigenerazione della terra e di persone vulnerabili e ferite dalla vita”.

 LEODORI: “DA REGIONE 180MILA EURO AD ARSIAL PER I PROGETTI ‘LA RETE DEI TRATTURI’ E ‘LA CULTURA DEL CIBO‘”

 “La Regione Lazio stanzia 180.000 euro ad Arsial per la realizzazione di due importanti progetti: la ‘Rete dei tratturi regionali della transumanza’ e la ‘Cultura del cibo, benessere e cucina naturale'”. Cosi’ su Facebook il vicepresidente della Regione Lazio, Daniele Leodori. “Una delibera con cui promuoviamo la Cultura del Cibo, in duplice ottica: da una parte il recupero e della valorizzazione delle tradizioni locali, come la transumanza, attivita’ antica della nostra regione riconosciuta patrimonio immateriale dall’Unesco; dall’altra una prospettiva futura nel proporre un modello di vita, sostenibile e salutare con il consumo di prodotti di qualita’ delle filiere corte agroalimentari laziali, tracciati e valorizzati e un sostegno alle imprese regionali agricole e agroalimentari- ha spiegato Leodori- Un impegno che mi fa piacere segnalare nel giorno che segna il 25esimo anno di attivita’ di Arsial e alla quale auguro di continuare il fruttuoso lavoro per la valorizzazione e protezione del nostro territorio”.

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