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Congo, Mbiye Diku: “Serve una transizione ‘sans Kabila’

https://www.youtube.com/watch?v=KUjr6wFjNLY&feature=youtu.be ROMA - "Avevamo gia' detto che non credevamo a queste elezioni, e la nostra opzione era la 'transition sans Kabila',

Pubblicato:21-12-2018 16:56
Ultimo aggiornamento:21-12-2018 16:56
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ROMA – “Avevamo gia’ detto che non credevamo a queste elezioni, e la nostra opzione era la ‘transition sans Kabila’, la transizione senza Kabila”. Cosi’ Suzanne Mbiye Diku, medico e coordinatrice del Cnc, il Consiglio nazionale di coordinamento. L’organizzazione, secondo quanto indicato all’Agenzia Dire dalla stessa Mbiye Diku, riunisce associazioni della diaspora congolese in una ventina di Paesi tra Europa Occidentale e Stati Uniti. Mbiye Diku parla in un’intervista dopo l’ufficializzazione del rinvio delle elezioni presidenziali inizialmente previste per il 23 dicembre, durante la conferenza ‘Le Congo d’abord’ nella sede dell’Universita’ popolare Upter. “Non crediamo a questa mascherata delle elezioni, l’avevamo detto un anno fa- ha detto Mbiye Diku- Proponiamo la ‘transition citoyenne’, la transizione civile: una coalizione di soggetti integri che non si siano macchiati di collaborazione con il sistema colpevole della situazione nel Paese, per organizzare una struttura che possa gestire elezioni trasparenti inclusive e credibili”. “Per questo noi, come Cnc, non siamo dietro nessun candidato”, assicura la dottoressa. Durante il suo intervento, inoltre, Mbiye Diku ha denunciato gli effetti del tribalismo “che porta dritto alla deriva” e “lascia spazio al nostro nemico comune”. Inoltre, “davanti all’assenza di gestione del Paese, molti congolesi della diaspora si sono chiesti cosa fare- racconta la dottoressa- ad esempio, visto che lo Stato non educa alla cittadinanza, abbiamo sostenuto l’iniziativa di far incontrare i giovani di diverse appartenenze politiche affinche’ si riconoscessero innanziatutto come congolesi”.

KYENGE: POSTICIPO ELEZIONI GETTERÀ IL PAESE NEL CAOS


In Repubblica Democratica del Congo, “posticipare le elezioni vuol dire gettare il Paese nel caos”. Così l’europarlamentare Ce’cile Kyenge, dopo l’ufficializzazione del rinvio delle presidenziali, intervenendo al convegno ‘Le Congo d’Abord’ (letteralmente ‘Prima il Congo’). L’incontro e’ stato organizzato nella sede dell’universita’ popolare Upter dalla Rdc-Cnc, una rete di associazioni della diaspora congolese in Europa e Stati Uniti, insieme ad altre organizzazioni delle comunita’ africane in Italia e con il supporto del centro Servizi per il volontariato del Lazio. “È molto importante parlare della Repubblica Democratica del Congo, credo che il titolo (della conferenza, ndr) voglia indicare il fatto che oggi al centro della politica dell’Unione Africana, del partenariato Ue-Ua c’e’ anche il Congo, che gioca un ruolo molto importante: se non ci sara’ la pace in quella parte del mondo tutta la regione dei Grandi Laghi sara’ sicuramente nel caos” aveva dichiarato poco prima Kyenge in un’intervista alla Dire. “Se vogliamo salvare il Congo ci dobbiamo battere per un governo di transizione- afferma inoltre l’eurodeputata durante la conferenza- serve un percorso trasparente di responsabilita’ per ricostruire il Paese, e chi ha partecipato, in qualsiasi maniera, al massacro dei congolesi, non deve essere coinvolto, ma chiunque altro abbia qualcosa da dire, dobbiamo ascoltarlo”. 

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