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Alessio Boni: “Il metodo Fenoglio segue l’empatia per combattere ogni violenza”

Le pagine della trilogia de ‘Il Maresciallo Fenoglio’ di Gianrico Carofiglio prendono vita nella nuova fiction Rai, in onda dal 27 novembre

Pubblicato:21-11-2023 16:09
Ultimo aggiornamento:21-11-2023 16:09
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ROMA – Le pagine della trilogia de ‘Il Maresciallo Fenoglio’ di Gianrico Carofiglio (pubblicata da Einaudi editore) prendono vita nella nuova fiction Rai.

Da lunedì 27 novembre andrà in onda, su Rai 1 e RaiPlay, ‘Il Metodo Fenoglio – L’estate fredda’. Presentata oggi nella sede Rai di viale Mazzini a Roma, la serie è il racconto epico della criminalità barese e di come negli Anni 90 si sia trasformata in mafia in concomitanza con l’uccisione di Giovanni Falcone, Paolo Borsellino e delle rispettive scorte per mano di ‘cosa nostra’ in Sicilia. Bari, 1991. Il maresciallo piemontese Pietro Fenoglio, interpretato da Alessio Boni, è uno degli esponenti di spicco del Nucleo Operativo dell’Arma dei Carabinieri. È convinto che la criminalità locale non sia più composta solo da un manipolo di bande rivali, ma che sia nata una vera e propria mafia barese. E così Fenoglio dà il via ad un’indagine diversa da tutte le altre, che lo porta a scoprire una verità sorprendente.

Il personaggio che interpreto odia la violenza, non vorrebbe nemmeno l’arma di ordinanza”, ha detto Boni in conferenza stampa. Per l’attore “c’è un vero e proprio Metodo Fenoglio: ama la musica classica, odia le pistole, vuole conoscere l’essere umano”. Per combattere la mafia “bisogna essere empatici con essa, conoscerla. È la formula di Fenoglio”, ha aggiunto il protagonista. “Questo personaggio mi ha insegnato ad essere più paziente. Sto diventando sempre più intollerante. In parte mi aiutano i miei figli ad averla, ma bisogna averla anche nel giudicare”, ha concluso Boni.


Presenti anche l’interprete Giulia Bevilacqua, lo scrittore Carofiglio, il regista Alessandro Casale, Maria Pia Ammirati, direttrice di Rai Fiction, Francesco Nardella, vicedirettore di Rai Fiction e i produttori Gabriella Buontempo e Massimo Martino di Clemart. “Il libro di Carofiglio è ricco nelle relazioni dei personaggi”, ha detto Ammirati, che ringrazia “l’Arma dei Carabinieri che ci ha permesso di capire i loro tratti peculiari. La storia è ambientata a Bari nel 1991, in cui succedono numerose cose, tra cui la nascita della criminalità organizzata in Puglia. Noi vedremo da vicino le contraddizioni di Bari”. “Ci siamo innamorati dei libri di Carofiglio anche per i valori che trasmette. Il momento storico raccontato è drammatico, ma rappresenta anche una stagione molto complicata: ci sono l’incendio del Petruzzelli e la morte di Falcone e Borsellino”, ha raccontato Buontempo di Clemart.

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