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ROMA – Il governo Meloni interviene sul cuneo fiscale a vantaggio dei lavoratori. Una misura, inserita nella Manovra, che servirà a ottenere una riduzione delle tasse in busta paga.
Il cuneo fiscale è la differenza tra quanto costa un dipendente al datore di lavoro e quanto riceve al netto lo stesso lavoratore, calcolata in percentuale del salario lordo. In sostanza, detto con un gergo meno tecnico, il cuneo fiscale è l’insieme delle tasse e dei contributi che gravano sul salario.
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Il taglio del cuneo fiscale previsto in Manovra sarà tutto a vantaggio dei lavoratori. È prevista una riduzione delle tasse in busta paga del 2% per i redditi fino a 35mila euro e del 3% per chi rimane sotto i 20mila euro l’anno.
Per tutto il 2023 è fissato uno sconto di due punti sui contributi previdenziali che vengono trattenuti sulla busta paga. I lavoratori con reddito lordo intorno a 35mila euro potranno beneficiare di circa 400 euro netti in più all’anno, poco più di 30 euro per 13 mensilità.
Chi invece si ferma a 20mila euro avrà uno sconto ulteriore di un punto percentuale, ma in termini assoluti il guadagno è minore. Il beneficio, essendo fisso e in percentuale uguale per tutti, ovviamente avvantaggia gli stipendi più alti, che quindi otterranno l’aumento maggiore in busta paga.
Un aspetto importante da sottolineare è che questa riduzione dei contributi previdenziali non ha effetto per il calcolo delle prestazioni pensionistiche future.
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