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A Roma occupati i licei Plinio, Righi, Visconti e Manara: “Più spazi e didattica diversa”

Si allarga la protesta nelle scuole romane: dopo la fine delle occupazioni al 'Mamiani' e al 'Tasso', tocca ad altri storici licei

Pubblicato:21-11-2022 09:44
Ultimo aggiornamento:21-11-2022 22:36

visconti occupato
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ROMA – Si chiudono le occupazioni del ‘Mamiani’ e del ‘Tasso’, e altri storici licei di Roma decidono di protestare allo stesso modo. Prima il ‘Visconti’, poi il ‘Plinio’ e il ‘Righi’. Senza dimenticare il ‘Manara’. Si diffonde a macchia d’olio la protesta degli studenti romani.

IL VISCONTI OCCUPATO DA IERI SERA

Il ‘Visconti’ di Piazza del Collegio Romano, patrimonio dei Beni Culturali, è stato occupato ieri sera da un gruppo di studenti della scuola. Tra le prime motivazioni avanzate dai giovani del Collettivo Visconti Unito, la mancanza di rampe o soluzioni alternative per gli studenti disabili. Solo qualche giorno prima, gli studenti avevano manifestato per contestare questo nodo, e in quella occasione la Città metropolitana aveva prospettato una soluzione entro la fine dell’anno.

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Ma il tema dell’edilizia investe tutti gli studenti, spiegano i giovani del Collettivo, che in mancanza di spazi svolgono le lezioni anche in palestre e biblioteche. Problemi legati alla struttura della scuola, che si intrecciano con le motivazioni più generali che hanno portato gli studenti in piazza venerdì 18 novembre: la richiesta di abolizione del Pcto, il decreto anti-rave e il tema del merito. Alla fine del comunicato, pubblicato sulla pagina Instagram del Collettivo, i giovani tornano a parlare di scuola e a chiedere una didattica più innovativa, educazione sessuale e più confronti e dibattiti.

A sostenere l’occupazione, il gruppo Osa, che si è detto solidale con le rivendicazioni del Visconti. Ma sotto i post che annunciano l’occupazione, qualcuno commenta dicendo che non tutti gli studenti erano d’accordo con l’iniziativa. Oggi partirà la didattica alternativa con i corsi organizzati dagli studenti.

ANCHE IL PLINIO OCCUPATO

Terza scuola occupata a Roma nel giro di poche ore. Dopo i liceo ‘Visconti’ e ‘Manara’, oggi, nel pomeriggio, è stato occupato anche il liceo scientifico ‘Plinio Seniore’. Durante l’assemblea straordinaria, fanno sapere gli studenti, la maggioranza degli studenti ha votato per l’occupazione del liceo. “Quest’occupazione è il simbolo e il mezzo di una risposta corale e generazionale alla deriva meritocratica ed escludente che sta prendendo la scuola e il Paese, che parte da una forte presa di posizione contro il sedicente Ministero dell’Istruzione e del Merito, che disconosce già nella sua nuova dizione tutte le disuguaglianze sociali tra gli studenti e contro il nuovo Governo, che non ha perso un attimo ad attuare politiche liberticide e autoritarie – scrivono in una nota – Questo forte atto di protesta, per il processo decisionale democratico che ha avuto e per le discussioni e gli esperti che ospiterà, vuole essere una boccata di democrazia, che rimetta al centro gli studenti, categoria non considerata dalla politica perché senza diritto di voto; che produca delle risposte ai temi sociali che mettano a sistema le esigenze delle diversi anime del mondo della scuola”.

Parlare di ‘merito’ in relazione alla scuola è sbagliato perché significa non essere consapevoli delle forti disparità sociali presenti nel Paese, condizioni di partenza ineguali, aggravate da caro-libri, emergenza abitativa, caro-scuola, carovita, che non permettono di applicare la meritocrazia ovunque – aggiungono – Questo governo ha già scelto da che parte stare, e non è quella dei giovani e dei diritti civili. Lo ha dimostrato nei primi giorni con le cariche alla Sapienza contro gli studenti che manifestavano pacificamente, lo ha reso più chiaro con la riforma del 434bis cp, introducendo un articolo liberticida della possibilità di manifestare il proprio dissenso, travestita come misura per l’ordine pubblico rispetto al fenomeno dei rave, non il reale obbiettivo”.

“Ora ci aspettiamo di vedere nella legge di bilancio lo smascheramento completo della vera natura di queste forze politiche, che decideranno di non investire nella transizione ecologica ma in finte soluzioni alternative come il gas fossile, di non affrontare il problema della salute mentale perché ritenuto devianza di pochi, di investire ulteriormente nelle armi per portare avanti la posizione interventista, guerrafondaia e anticostituzionale rispetto al conflitto in Ucraina, di porre una tassazione pari per tutt3 indipendentemente dal reddito e avviare una svolta presidenzialista antidemocratica – concludono – A questo governo e questo ministero saremo opposizione, non con delle occupazioni rituali e chiuse in sé stesse ma aperte al confronto tra le parti, definendo una alternativa comune e sistemica”.

L’OCCUPAZIONE AL RIGHI

Poco dopo l’annuncio del ‘Plinio’ anche il liceo ‘Righi’ ha annunciato la sua occupazione. Salgono quindi a quattro le scuole occupate solo tra ieri e oggi, con il Visconti, occupato ieri notte, e il Manara, occupato questa mattina.

Simili le motivazioni esposte nei comunicati dei collettivi. Ad essere contestati sono i “continui tagli sull’istruzione e delle scelte politiche dannose e pericolose applicate dagli ultimi governi”. “Intendiamo riprenderci la nostra scuola, ribaltare i rapporti di forza in un’istituzione scolastica che si sta estraniando dalle nostre necessità e costruire un modello di scuola che più ci appartiene”, hanno scritto.

OCCUPATO ANCHE IL LICEO MANARA

A poche ore dall’annuncio dell’occupazione del liceo ‘Visconti’, un altro liceo romano, il ‘Manara’, è stato occupato questa mattina. Lo ha fatto sapere la rete dei collettivi che in queste settimane si è resa protagonista anche di altre occupazioni, come quella del ‘Mamiani’.

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