ROMA – Non si placano le polemiche intorno a Nicola Morra, dopo le dichiarazioni sulla presidente della Regione Jole Santelli, recentemente venuta a mancare. Ieri a Radio Capital il presidente della Commissione parlamentare antimafia ha dichiarato: “Sarò politicamente scorretto, era noto a tutti che la presidente della Calabria Santelli fosse una grave malata oncologica. Umanamente ho sempre rispettato la defunta Jole Santelli, politicamente c’era un abisso. Se però ai calabresi questo è piaciuto, è la democrazia, ognuno dev’essere responsabile delle proprie scelte: hai sbagliato, nessuno ti deve aiutare, perché sei grande e grosso”. Immediata la risposta del centrodestra che ha chiesto le dimissioni di Morra, e non sono mancate critiche anche dalla maggioranza di Governo. Il presidente della Commissione parlamentare antimafia, attaccato su tutti i fronti, è stato costretto quindi scusarsi, ma nel farlo ha continuato il suo attacco al centrodestra, dichiarando: “Dico che Forza Italia ha un problema nel suo DNA, questo problema si chiama Marcello Dell’Utri. Forza Italia, così come altre formazioni partitiche, ha un numero impressionante di condannati, rinviati a giudizio, condannati con sentenza definitiva per reati afferenti il mondo del 416bis che è associazione a delinquere di stampo mafioso”.
Intanto ieri sera Morra, giunto a Napoli per partecipare al programma ‘Titolo Quinto’, ha scoperto che la sua partecipazione era stata annullata. “Tocca al direttore generale della Rai o a un direttore di rete stabilire ciò che un esponente politico può dire? Credo che quello che è avvenuto a Morra, al di là delle sue discutibilissime opinioni, costituisca un precedente gravissimo per la vita democratica”, ha dichiarato il vice segretario del Pd, Andrea Orlando, che si è schierato in difesa del presidente della Commissione parlamentare antimafia. Riguardo all’accaduto Morra, a Omnibus su La7, ha commentato: “Quello che è accaduto ieri penso faccia parte di una strategia. Quando dai fastidio a Cosa Nostra, la mafia e la ‘ndrangheta, allora bisogna sporcare, infangare e delegittimare”.
“Secondo Morra chi ha chiesto le sue dimissioni sarebbe amico della mafia. A nome di milioni di italiani perbene querelo questo cretino”, gli risponde oggi il leader della Lega Matteo Salvini.
Nel frattempo su Twitter, il popolo social sembra schierarsi dalla parte di Morra, che gongola e scrive: “Sono di nuovo in topic trend su Twitter, stavolta non per iniziativa degli amici della #mafia, ma di persone libere che spontaneamente hanno lanciato l’hashtag #IoStoConMorra. Grazie per il sostegno. Loro non si arrenderanno, noi neppure”.
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