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Manovra, Fortuna: “Bocciatura Ue come da copione, ma non è la fine”

Il rettore dell’UniCusano parla a Radio Cusano Campus dopo la bocciatura della manovra da parte della Commissione Ue.

Pubblicato:21-11-2018 16:03
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 13:48
Autore:

fabio fortuna
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ROMA – “Se dovessi dare un titolo direi: come da copione, ma non è la fine del mondo. I mercati e lo spread già avevano scontato l’ipotesi della bocciatura e ne è testimonianza la reazione dei mercati dopo l’annuncio della Commissione Ue”. Lo ha dichiarato Fabio Fortuna, rettore dell’UniCusano, parlando a Radio Cusano Campus dopo la bocciatura della manovra da parte della Commissione Ue.

“Ormai i mercati- ha continuato- scontano le notizie prima che i fatti si verifichino. Al di là del fatto che la procedura d’infrazione scatti, non dobbiamo farci prendere dal panico. Come ha detto Conte, certamente continuerà il dialogo con la Commissione Ue. Dobbiamo vedere nelle prossime settimane come questo dialogo possa avere una successione costruttiva di eventi, perché l’Europa ha un po’ puntato i piedi in questa fase. Che la procedura d’infrazione non parta, oppure parta ma poi si interrompa, dipenderà da come il governo riuscirà a convincere la Commissione che la situazione non è così drammatica come la descrivono a Bruxelles. Su questi elementi abbiamo delle legittime incertezze sia perché non ci sono esperienze in merito nel passato, sia perché tutto ciò matura in una situazione di rallentamento economico globale che non riguarda solo l’Italia. Il Governo deve cercare di affinare i contenuti della manovra, di migliorare alcuni aspetti attraverso gli emendamenti in discussione in Parlamento, anche se ha ribadito che i pilastri della legge di bilancio non verranno toccati”.


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