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Renzi apre a sinistra: “Sì al tavolo per modifiche al Jobs Act”

'Ho dato l'incarico a Piero Fassino, che e' piu' bravo di me a rimettere insieme i cocci, e gli ho detto 'provaci'. Dopo di che, le nozze si fanno in due'

Pubblicato:21-11-2017 18:50
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 11:55

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ROMA – “Il Pd e il centrosinistra, perche’ noi speriamo di poter fare una bella alleanza ampia, avra’ un sacco di bella gente sulla scheda”. Lo dice Matteo Renzi, nel corso della registrazione di Porta a Porta.

A chi gli fa notare che sembra che Renzi creda poco all’alleanza con Mdp, il segretario del Pd risponde: “Se leggo i giornali e leggo le reazioni di quelli che se ne sono andati dal Pd al tentativo generoso di Fassino, Prodi e Pisapia, non dovrei essere ottimista. E tuttavia io non faro’ mai prevalere motivi di risentimento personale sulla necessita’ di trovare un accordo al centro e con la sinistra”.


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Renzi aggiunge: “Abbiamo del tempo, Mdp e la sinistra hanno scelto di fare un’assemblea il 3 dicembre. Ho dato l’incarico a Piero Fassino, che e’ piu’ bravo di me a rimettere insieme i cocci, e gli ho detto ‘provaci’. Dopo di che, le nozze si fanno in due”.

Ma Renzi non sarebbe disponibile ad abrogare l’articolo 18. “No. Ma se vediamo la dinamica degli assunti col jobs act, io dico che e’ vero, e riconosco pure io, che via via che scendevano gli incentivi, era maggiore la percentuale degli assunti a tempo determinato che non a tempo indeterminato. E allora se Mdp o Ap chiedono di fare un tavolo e discutere di come far si’ che si possa aumentare il numero dei lavoratori e che possano essere il piu’ possibile a tempo indeterminato, io ci sto. Ma se mi viene chiesto di abiurare all’articolo 18, io non ci sto”.

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