NEWS:

Clima, l’allarme dell’Esa: “Più caldo, meno neve, aumenta il livello del mare” FOTO E VIDEO

Molti dei parametri che influenzano il clima "sono in lento ma continuo mutamento". Un problema che preoccupa scienziati e ricercatori

Pubblicato:21-11-2015 11:04
Ultimo aggiornamento:16-12-2020 21:36

FacebookLinkedInXEmailWhatsApp

ROMA – “Più gas serra nell’atmosfera, temperature medie più elevate, aumento dei mari e scioglimento dei ghiacciai. Questo è lo stato del clima sul pianeta Terra nel 2015”. I cambiamenti climatici rappresentano “un fenomeno attuale”. Molti dei parametri che influenzano il clima “sono in lento ma continuo mutamento”. Un problema che preoccupa scienziati e ricercatori. “L’atmosfera e gli oceani si sono riscaldati, la massa di neve e di ghiaccio è diminuita, il livello del mare è aumentato e soprattutto sono aumentate le concentrazioni di gas ad effetto serra. Per questo il cambiamento climatico rappresenta una delle maggiori sfide che l’umanità dovrà affrontare nei prossimi anni”, avverte l’Esa, l’Agenzia spaziale europea.

Secondo lo scienziato Jean-Pierre Dedieu, segnala, “sulle Alpi gli effetti del cambiamento climatico sono ben evidenti. Occorre un monitoraggio regolare dai satelliti in grado di trasmettere poi tali misurazioni sulla Terra”. Dal confronto delle immagini satellitari acquisite tra il 1985 e il 2015, infatti, “si nota una riduzione del ghiacciaio. La causa è l’effetto serra”. E sale l’anidride carbonica: “il 2014 si è chiuso con una media di 397 parti per milione e quest’anno i livelli di CO2 hanno superato quota 400”.


Il lancio dei satelliti dell’Esa come Sentinel-1 e dei suoi predecessori, aiuta gli scienziati a monitorare le zone meno accessibili della Terra. Ci sono decine di satelliti in orbita usati per monitorare il pianeta. Misurano l’umidità del suolo, la deforestazione, lo spessore dei ghiacciai, i gas atmosferici, e la salinità degli oceani. Dal 1993 misurano anche il livello del mare, “e dai dati si evince che il livello sta aumentando di 3,3 millimetri l’anno”. Un “piccolo ma significativo aumento”. I fattori che contribuiscono a questo aumento medio sono tre: “il 10% si riferisce alla quantità di acque sotterranee estratte per l’irrigazione; il 30% è dovuto all’aumento del volume causata dal surriscaldamento e il 60% proviene direttamente dai ghiacciai e dalle calotte che si sciolgono”.

Le notizie del sito Dire sono utilizzabili e riproducibili, a condizione di citare espressamente la fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo www.dire.it