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L’archeologia subacquea protagonista a Subinitaly

ROMA - L'archeologia subacquea protagonista di Subinitaly, la manifestazione dedicata alle novità del settore subacqueo in programma alla

Pubblicato:21-11-2015 07:54
Ultimo aggiornamento:16-12-2020 21:36

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ROMA – L’archeologia subacquea protagonista di Subinitaly, la manifestazione dedicata alle novità del settore subacqueo in programma alla Fiera di Roma da venerdì a domenica. Tre gli incontri curati e condotti dall’Istituto superiore per la Conservazione e il Restauro (Iscr), che a Subinitaly porterà le sue eccellenze nel campo dell’archeologia subacquea, del recupero dei reperti sommersi e degli interventi sui manufatti riemersi. Si parte sabato alle 13 con un incontro dedicato a Sasmap, il progetto europeo che vuole sviluppare nuove tecnologie, tecniche e buone pratiche per individuare e salvaguardare il patrimonio culturale subacqueo presente in Europa. Iniziato nel 2012 e concluso a settembre di quest’anno, l’Iscr ha partecipato al progetto con la messa a punto di metodi per la stabilizzazione e protezione dei siti archeologici sommersi e con lo studio di strumenti e tecniche per il recupero dei manufatti caratterizzati dalla fragilità e dunque soggetti al rischio di danni. Per l’Istituto è sceso in campo il Nias, Nucleo per gli interventi di archeologia subacquea, che ha sperimentato per la prima volta l’uso di materiali innovativi, effettuando test prima in laboratorio e poi nel sito sommerso della città romana di Baia e nel lago di Bolsena.

A Subinitaly, i tecnici del Nias racconteranno i risultati del progetto. Dopo questo incontro, domenica alle 13 sarà la volta del progetto ‘Restaurare sott’acqua’, mentre alle 14 si parlerà del biodeterioramento dei manufatti archeologici sommersi. Tra le sue competenze, l’Iscr può contare anche sul laboratorio di indagini biologiche, nato nel 1954 da un’idea di Cesare Brandi, allora direttore dell’Istituto, con l’obiettivo di promuovere le scienze biologiche applicate alla conservazione e al restauro dei beni culturali. All’interno del laboratorio di indagini biologiche c’è poi l’area dedicata proprio alla biologia marina che si occupa dello studio dei processi di biodeterioramento cui vanno incontro materiali lapidei, metallici e lignei immersi in acqua. Lo stand dell’Istituto superiore per la Conservazione e il Restauro sarà ospitato nel padiglione 7, ingresso nord.


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