Dg Asl Napoli 1: “I costi energetici pesano in maniera significativa sul bilancio”

Lo evidenzia parlando alla Dire Ciro Verdoliva. L'azienda sanitaria ha visto un incremento del 60% del costo medio semestrale dell'energia elettrica

Pubblicato:21-10-2022 16:49
Ultimo aggiornamento:21-10-2022 16:49

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NAPOLI – “I costi energetici sono divenuti tutt’altro che trascurabili e pesano in maniera significativa sul bilancio aziendale. In questo momento, non potendo intervenire sui costi, noi consumatori possiamo solo intervenire su buone pratiche e comportamenti responsabili e virtuosi”. Lo spiega alla Dire il direttore generale dell’Asl Napoli 1 Centro, Ciro Verdoliva. Il costo medio semestrale dell’energia elettrica per l’Asl Napoli 1 Centro ha subito nel 2022 un incremento del 60% rispetto all’anno precedente con una spesa di 8.664.782,23 euro a fronte dei 5.032.208,60 euro del 2021.

La direzione strategica della Asl Napoli 1 Centro infatti – continua Verdoliva – tenuto conto che le strutture sanitarie sono energivore, oltre a programmare in tempi non sospetti una serie di interventi già realizzati e funzionanti che ci permettono di produrre energia fino a circa 4 Megawatt ora, ha anche emesso una circolare nell’agosto del 2022 invitando tutti i dipendenti ad assumere ogni utile azione finalizzata a contenere il consumo di energia elettrica ed in particolare del consumo passivo vale a dire di quella parte dei consumi che sono legati a comportamenti di leggerezza e superficialità, come ad esempio lasciare luci accese senza motivo, computer, apparecchiature e quant’altro quando non necessario, e monitora costantemente tali comportamenti apprezzandone la massiva e regolare applicazione”.

Inoltre, dall’aprile 2022 funziona all’Ospedale del Mare un impianto fotovoltaico di 3.700 metri quadrati, in grado di produrre ogni anno poco meno di 1 MW/h. Questo significa che grazie alla luce del sole si risparmiano in media circa 500mila euro l’anno sui costi energetici. Ma è un passo che si aggiunge alla scelta di una struttura “green” fin dalla sua costruzione come esempio di una vera e propria rivoluzione sostenibile della sanità partenopea. Già durante la costruzione, completata nel 2016, è infatti stato realizzato un sistema di cogenerazione che produce 3,5 MW/h (pari ad un terzo del fabbisogno dell’intera struttura). La somma dei due impianti produce energia elettrica pari a circa 2.200 contatori di utenza domestica).

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