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Terremoto L’Aquila, via la giudice che firmò la sentenza che accusa le vittime

La giudice che ha ritenuto corresponsabili le vittime del terremoto de L'Aquila del 2009 passerà dal civile al penale

Pubblicato:21-10-2022 10:28
Ultimo aggiornamento:21-10-2022 10:28
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L’AQUILA – Andrà via la giudice del tribunale civile de L’Aquila, Monica Croci, che ha firmato la sentenza che ha scosso la comunità aquilana individuando come corresponsabili, insieme a due ministeri e agli eredi dei costruttori, anche alcune delle vittime (studenti universitari) del palazzo crollato in via Campo di Fossa la notte del 6 aprile 2009.

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LO SPOSTAMENTO DECISO DA TEMPO

Si tratta, però, di un provvedimento datato e non legato alle reazioni e alle proteste scatenate dalla notizia della sentenza che assegna il 30% di responsabilità e di concorso di colpa alle vittime dei crolli. Croci passa dal civile al penale, al suo posto subentrerà il giudice (sinora assegnato al penale) Baldovino De Sensi.


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DOMENICA PROTESTA ALL’AQUILA

L’indignazione resta e la comunità aquilana si ritroverà domenica 23, alle 11, alla villa comunale, a poca distanza dal parco della memoria dedicato alle vittime del terremoto aquilano, con una manifestazione dal titolo significativo: ‘Le vittime non hanno colpa’.

CONTRO LA SENTENZA RACCOLTE 400 FIRME IN POCHI GIORNI

A rafforzare la manifestazione c’è un vero e proprio manifesto che ha raccolto sinora e in pochi giorni oltre 400 firme, primi a sottoscrivere Vincenzo e Federico Vittorini. Stanno via via aderendo anche associazioni e comitati nazionali nati dopo diverse tragedie che hanno segnato la storia d’Italia: ponte Morandi, strage di Viareggio, Rigopiano. Obiettivo della manifestazione è: “Portare il nostro sdegno e la nostra rabbia nella pubblica piazza– spiegano gli organizzatori- per dire in modo forte che le vittime causate dai crolli del terremoto del 6 aprile 2009 non possono essere reputate colpevoli per il fatto di essere rimaste nelle proprie case”.

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