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Sgarbi: “A Roma manca solo Zalone come candidato”

Il critico d'arte dice di essere aperto a varie ipotesi, "dalle primarie di coalizione all’appoggio ad un candidato superlativo a cui potrei riconoscere capacità superiori alle mie"

Pubblicato:21-10-2020 08:28
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 20:05
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ROMA – Vittorio Sgarbi è intervenuto ai microfoni della trasmissione ‘L’Italia s’è desta’, condotta dal direttore Gianluca Fabi, Matteo Torrioli e Daniel Moretti su Radio Cusano Campus. Sulla sua candidatura a sindaco di Roma, spiega: “A Roma ci sono Giletti e Bertolaso, potevano chiamare anche Zalone… Con il patrimonio artistico di Roma che potrebbe essere rilanciato, il centrodestra evidentemente presume che Giletti e Bertolaso possano fare più di me. Io comunque vado avanti, ho aperto la strada a ipotesi che vanno dalle primarie di coalizione all’appoggio ad un candidato superlativo a cui potrei riconoscere capacità superiori alle mie”.

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Sulla candidatura di Calenda, invece, sottolinea: “È stato fregato dal fatto che disse che non avrebbe mai fatto il sindaco di Roma. Lui ha tentato di autonomizzarsi, ma è una specie di caricatura di Toti, Calenda sta al Pd come Toti sta a Berlusconi. Se andrà da solo secondo me prenderà il 4%. Io non ho bisogno di nessun partito, io sono stato in parlamento prima di Berlusconi, io non ho complessi di superiorità, sono superiore senza complessi”.


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