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Ex Telecom. Merola: “Agenti in assetto di guerra. Ma avanti così”

L'assessore al Welfare Amelia Frascaroli dice che "non deve più succedere" quello che è stato alla Ex Telecom

Pubblicato:21-10-2015 13:29
Ultimo aggiornamento:16-12-2020 20:40

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BOLOGNA – Per effettuare lo sgombero dell’ex Telecom, ieri, la Questura si è mossa “in assetto di guerra”. Lo afferma il sindaco di Bologna, Virginio Merola, durante la conferenza stampa di oggi. Più volte il primo cittadino, anche attaccando i giornalisti che a suo dire vogliono “vendere sangue”, ribadisce che non ci sono problemi tra Comune, Questura e Prefettura. Il passaggio sulla “guerra”, però, resta e pesa non poco nell’economia dei giorni complicati che la città sta vivendo sul fronte delle occupazioni abitative. Ieri i vertici nazionali di Sel hanno chiesto di rimuovere il questore Ignazio Coccia e il prefetto Ennio Mario Sodano.

Qualche foto dello sgombero (clicca qui per le altre)

“Prefetto e questore- commenta Merola- hanno agito sulla base di un atto giudiziario che imponeva il sequestro dell’immobile. Dopodiché non entriamo nel merito di queste questioni”. Di certo, “noi eravamo informati della data dello sgombero sapevamo che dovevamo muoverci di conseguenza”, spiega il sindaco. L’immobile era oggetto di un provvedimento di sequestro emesso dalla magistratura e “se la Polizia non fa lo sgombero prima o poi viene denunciata per omissione di atti d’ufficio”, sottolinea Merola. “Noi abbiamo cercato in tutti i modi di evitare lo sgombero”, dichiara il sindaco, ricordando subito dopo che il prefetto “ha firmato con noi un protocollo per cercare alloggi da privati”. Per quanto riguarda piazza Galilei, “la Questura in assetto di guerra- è a questo punto che Merola sceglie di usare questo termine preciso- ha cercato di contenere al massimo possibile l’impatto sui bambini, ma è evidente che se vai lì con i poliziotti l’impatto c’è. Comunque non credo fossero contenti di questo gli stessi poliziotti, quindi andiamo avanti”.


Più avanti, Merola aggiunge, rispetto ad una possibile uscita volontaria degli occupanti: “Se avessimo avuto più tempo forse li avremmo convinti, non lo so, ma i tempi ormai erano quelli e abbiamo fatto quanto abbiamo potuto. Ma di questo non incolpiamo nessuno, non c’è alcun problema di rapporti con la Questura e tantomeno con la Prefettura”. Quando da parte dei giornalisti si torna sulla “guerra”, Merola sbotta: “Vedo che vi attaccate alle parole, le preciso perché come media avete bisogno di sangue. Io no, io parlo ai cittadini e alle persone reali”. Merola, dunque, precisa così il proprio pensiero: “I poliziotti in assetto antisommossa per sgomberare gli immobili sicuramente rispetto a un bambino non fanno una bella impressione e comunque hanno creato una situazione traumatica. L’hanno voluto fare scientemente? No, l’hanno fatto perché è il loro mestiere“. Detto questo, “io credo che sia assurdo che cerchiate queste contrapposizioni sulle parole e mai sui fatti. E’ il problema vostro di vendere sangue ai cittadini, non il mio e quindi adesso ogni parola qui dentro la analizziamo con il dizionario italiano e ce la spieghiamo a vicenda”.

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Riavvolgendo il nastro della conferenza stampa, infine, nelle prime battute Merola ha annunciato che telefonerà al procuratore del Tribunale dei minori, Ugo Pastore, per ringraziarlo. Telefonerà anche in Questura e Prefettura? “Non ho bisogno di farlo”, risponde il sindaco, “volevo solo sottolineare che c’è stato un intervento del procuratore che si è dichiarato disponibile di persona a partecipare ai colloqui con gli occupanti e ci ha molto aiutato nella gestione della situazione”. Il fatto che “non telefoni questa volta ad altri non vuol dire che ce l’abbia con loro. Capisco la malizia della domanda, ma è un po’ patetica rispetto ai problemi” in campo.

FRASCAROLI: NON DEVE PIU’ SUCCEDERE – “Quella di ieri è stata la più brutta giornata della mia vita. Posso dirlo dopo un’approfondita analisi”. Così l’assessore al Welfare del Comune di Bologna, Amelia Frascaroli, sullo sgombero dell’ex Telecom. Quello che si è verificato ieri “non deve più succedere”, aggiunge Frascaroli, in riferimento a come è stata effettuata un’operazione di Polizia che ha coinvolto famiglie e minori. “Ieri si è prodotta una grande frattura”, afferma l’assessore.

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PROCURA: SGOMBERO DELL’EX TELECOM ERA ATTO DOVUTO – “Nella giornata di ieri è stata data esecuzione al provvedimento di sequestro della palazzina ex Telecom, richiesto dalla Procura e disposto dal Tribunale del Riesame. Questa azione giudiziaria è atto dovuto a tutela della legalità non come principio astratto, ma come unico modo per assicurare il rispetto dei diritti di tutti secondo legge”. Questa la posizione della Procura, espressa oggi dal procuratore reggente di Bologna Massimiliano Serpi, affiancato dall’aggiunto Valter Giovannini, sui fatti di ieri in via Fioravanti. La procuratore reggente ha avuto anche una parola di “apprezzamento per la professionalità dimostrata nella delicata fase dell’esecuzione del provvedimento giudiziario da parte delle forze di Polizia”.

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