NEWS:

Regione Lazio, lettera di minacce al consigliere Santori

E'"una lettera dai torni fortemente intimidatori, che appena ho letto mi ha reso molto preoccupato", ha spiegato Santori all'agenzia DIRE

Pubblicato:21-10-2015 12:49
Ultimo aggiornamento:16-12-2020 20:40

FacebookLinkedInXEmailWhatsApp

ROMA – “Caro Santori, fossi in te non andrei oltre perché ad ogni azione corrisponde una reazione…politica ma anche personale”. È il testo di una lettera di minacce ricevuta dal consigliere regionale del gruppo Misto, Fabrizio Santori, che ha denunciato il fatto in Aula.

lettera_minacce_santori

“Ieri nella mia cassetta istituzionale del Consiglio regionale e’ arrivata una lettera dai torni fortemente intimidatori, che appena ho letto mi ha reso molto preoccupato- ha spiegato Santori all’agenzia DIRE- perché è vero che ci sono tante battaglie che sto facendo, con tanto di procedimenti aperti alla Procura della Repubblica e alla Corte di Conti, ma è evidente che le questioni personali scritte nella lettera mi preoccupano”. Il consigliere questa mattina ha quindi “consegnato la lettera alla stazione dei Carabinieri, dove ho presentato una formale denuncia. La lettera è stata sequestrata insieme alla busta. Questo tipo di azioni mi danno la forza di andare avanti con ancora maggiore determinazione perché evidentemente sto affrontando le battaglie in maniera giusta. Alla base dell’attività ci deve essere la vicinanza ai cittadini su ciò che si fa contro gli sprechi, le inefficienze, per la trasparenza e la legalità. E questa azione politica contraddistinguera’ il mio operato a prescindere da qualunque minaccia”. Gran parte dei gruppi consiliari hanno manifestato la loro solidarietà a Santori: “Ringrazio tutti i gruppi che sono intervenuti, seppure nelle diversità di vedute che ci sono, e ho appezzato molto questa vicinanza. Significa che le istituzioni sono forti”.


di Marco Tribuzi

Giornalista professionista

Le notizie del sito Dire sono utilizzabili e riproducibili, a condizione di citare espressamente la fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo www.dire.it