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Chef Rubio provoca: “Io sindaco di Roma? Faccio una lista e batto Zoro”

ROMA - "E' pronta una lista, Welcome to

Pubblicato:21-10-2015 08:37
Ultimo aggiornamento:16-12-2020 20:40

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chef rubioROMA – “E’ pronta una lista, Welcome to favelas, e se dovessero prendermi sul serio ne sentiremo delle belle e questa parte scherzosa della mia vita che mi vede in politica dovrebbe far riflettere. Se per scherzo uno come me, che non c’entra niente con la politica, arriva con una battuta ad avere un consenso del genere significa che la situazione è veramente disperata“. Lo ha detto chef Rubio parlando della sua investitura, da parte del web, a sindaco di Roma. Intervenuto su Radio Cusano Campus, l’emittente dell’università degli studi Niccolò Cusano (www.unicusano.it),  nel corso del format ‘Ecg Regione’, condotto da Roberto Arduini e Andrea Di Ciancio, chef Rubio ha aggiunto: “Me la gioco con Zoro? Lo batto a mani basse, sono tranquillo, non lo temo. Se qualcuno dovesse chiamarmi sul serio per candidarmi? Mi sentirei in imbarazzo, perché sarei superiore a tutti gli altri. Penserei a fare una lista mia piuttosto che andare con qualcuno dei soliti noti”.

Chef Rubio è poi tornato sulla scherzosa proposta di tappare le buche con i supplì? “Ridendo e scherzando si è puntato l’accento su una problematica seria, che fa vittime e tanti danni. La storia dei supplì era una provocazione, ma aggiungo: perché non diamo un ticket con dieci carbonare a chi paga l’abbonamento mensile della metro invece di fare il portoghese? Ci sono tante proposte di questo tipo in cantiere, ma bisogna stare attenti a comune comunicarle, visto che andranno a toccare temi molto delicati, come la Chiesa”.

“Noi italiani notiamo i fatti- ha detto ancora chef Rubio a Radio Cusano Campus- li denunciamo ma poi non risolviamo il problema. Non dobbiamo rassegnarci. Bisogna sporcarsi le mani, bisogna darsi da fare. Bisogna scendere in piazza e fare la rivoluzione. Se vanno in piazza in venti se li bevono, se ci vanno in centomila invece non saprebbero chi prendere, la situazione sarebbe più a favore del popolo. Purtroppo, però, ci piace stare dietro alle tastiere. A fare i rivoluzionari su Facebook siamo dei fenomeni”.


Su Roma: “Ci sono tante realtà che andrebbero sponsorizzate e spinte per far capire che la gente non è solo stufa ma anche propositiva. Mi vengono in mente i Poeti del Trullo, il Muro del Canto. Gassman e #romasonoio? Le cose dimostrative sono belle ma se non hanno continuità si perdono. Appoggio certe idee ma non le condivido appieno. Certe cose andrebbero fatte tutti i giorni”.

Infine, chef Rubio ha parlato dei suoi progetti: “‘Unti e bisunti’ sta andando benissimo. Ho molti progetti, cercheremo di portare avanti tante iniziative votate al sociale. Sto prendendo lezioni per fare video per non udenti, se ne avrò la possibilità mi piacerebbe parlare della dignità del sistema carcerario, che qui a Roma è una cosa impossibile. Mi piacerebbe dar vita ad iniziative all’interno delle carceri, con i detenuti”.

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