ROMA – “‘Chi nell’ora dei rischi è codardo, più da voi non isperi uno sguardo e senza nozze consumi i suoi dì’. Così si esprimeva il Brechet, grande poeta nazionale, in riferimento a quei giovani, forti e coraggiosi, che 850 anni fa si sono riuniti su questo stesso pratone e hanno giurato fedeltà contro lo straniero: oggi noi rinnoviamo questo giuramento. Ma lo straniero non è quello che ci vogliono far credere alcuni telegiornali e alcune testate giornalistiche, non è quello per cui ci vorrebbero far spendere 800 miliardi in armi”. Lo ha detto Roberto Vannacci, eurodeputato e vicesegretario federale della Lega, intervenendo dal palco di Pontida. Per Vannacci “lo straniero purtroppo è già tra di noi, ci ha già invaso: è lo straniero dei porti aperti, è lo straniero che invade le nostre città, che purtroppo molto di frequente stupra, violenta, ruba, rapina e che ci vuole imporre la propria cultura alla nostra cultura millenaria. Quello è lo straniero, ed è oggi che noi qua con la stessa fiducia e con la stessa forza rinnoviamo questo giuramento”.
VANNACCI: CI CHIAMANO ESTREMISTI, MA CE NE FREGHIAMO
L’eurodeputato dal palco sottolinea: “Ci chiamano, e vi chiamano, estremisti. E ce ne freghiamo se ci chiamano estremisti. Loro chiamano noi estremisti perché diciamo che chi entra illegalmente nei nostri confini debba essere rispedito a casa. Loro chiamano noi estremisti perché diciamo che chi delinque e chi non rispetta le nostre leggi deve finire in galera, e se non ci sono abbastanza posti ne costruiamo altre di galere. Loro ci chiamano estremisti perché non ci arrendiamo e non giustifichiamo il reddito di cittadinanza, perché secondo noi il pane ce lo guadagniamo con il lavoro, ce lo guadagniamo con il sacrificio, ce lo guadagniamo con il sudore e con tanta, tanta, tanta passione. Loro ci chiamano estremisti, ma i veri estremisti sono loro”.
VANNACCI: NON REGALIAMO PIÙ NIENTE A NESSUNO, REMIGRAZIONE SUBITO
Nel suo intervento, il vicesegretario federale della Lega spiega che “non vogliamo regalare più nulla a nessuno. Non vogliamo cedere quello che a noi è costato sangue, sudore, fatica, lavoro, sacrificio a chi non riconosce la nostra civiltà, anzi, a chi vuole imporre le proprie tradizioni e la propria cosiddetta cultura sulla nostra. E se ne facciano una ragione, perché a questi signori che non rispettano le nostre norme, che non rispettano le nostre leggi e che entrano illegalmente nei nostri confini, c’è solo un futuro. E si chiama remigrazione”.
VANNACCI: UE NON PUÒ CAMBIARE NOSTRE LEGGI, VERO SOVRANISMO È PADRONI A CASA NOSTRA
“Siamo convinti che le leggi che vengono promulgate da un Parlamento eletto dal popolo italiano non possono essere sconvolte da quattro giudici che poggiano le loro ‘naticucce’ sulle poltrone comode di Bruxelles. Questo è il vero sovranismo, il vero giuramento che noi facciamo qua è ‘padroni a casa nostra’”, spiega Vannacci.
VANNACCI: NON CI ARRENDIAMO A MULTICULTURALISMO E A SOCIETÀ METICCIA
“Oggi qua io non vedo solo un popolo della Lega, vedo una generazione, la generazione di quelli che pensano che gli italiani abbiano sempre regalato al mondo bellezza, genio, progresso, arte, saper fare, degli italiani che non si arrendono, degli italiani che cascano ma si rialzano più forti di prima, degli italiani che vogliono andare avanti, che superano le difficoltà, degli italiani del ‘tasi e tira’. E non ci arrendiamo, noi di questa generazione, alla società multiculturale imposta, non ci rassegniamo alla società meticcia che vorrebbe qualcuno e non ci rassegniamo all’islamizzazione delle nostre città. Noi andiamo avanti, eccola la generazione di Pontida”, afferma Vannacci.







