NEWS:

Ordine di Malta, fra’ Dunlap in visita al Quirinale da Mattarella

Il Luogotenente di Gran Maestro illustra le attività sociali in cinque continenti, a cominciare dall'Ucraina

Pubblicato:21-09-2022 18:56
Ultimo aggiornamento:21-09-2022 18:56
Autore:

FacebookLinkedInXEmailWhatsApp

ROMA – L’intensa attività diplomatica del Sovrano Ordine di Malta a livello bilaterale e multilaterale, strettamente legata al sostegno dell’azione umanitaria e a difesa della dignità della persona e dei diritti umani, è stato uno dei temi al centro dell’incontro fra il presidente della Repubblica italiana Sergio Mattarella e il Luogotenente di Gran Maestro del Sovrano Ordine Fra’ John Dunlap, che è stato ricevuto oggi al Quirinale.

LA COLLABORAZIONE E LO SGUARDO SUL MONDO

La visita, si evidenzia in una nota dell’Ordine, si è svolta in un clima di grande calore ed è stata l’occasione per ribadire i forti legami e la proficua collaborazione tra le autorità italiane e l’Ordine di Malta, soggetto primario di diritto internazionale e ordine religioso cattolico e laicale che fin dalla sua fondazione, intorno al 1048, porta avanti la missione di testimoniare la fede e servire i poveri e gli ammalati.

IMPEGNO SOCIALE E SANITARIO IN CINQUE CONTINENTI

Nel corso del colloquio il Luogotenente di Gran Maestro ha illustrato al presidente le attività svolte dall’Ordine di Malta nei cinque continenti, facendo particolare riferimento alla rete di sostegno e assistenza fornita sin dallo scoppio della guerra alla popolazione ucraina sia nel Paese che nelle regioni circostanti.
Tali attività, ha spiegato Fra’ John Dunlap, sono affiancate dall’impegno della rete diplomatica dell’Ordine di Malta, che attualmente ha relazioni diplomatiche con 112 Stati. Nel corso del vertice è stato inoltre sottolineato come nella nuova Carta Costituzionale dell’Ordine di Malta sia ribadita la sovranità nonché la natura di ordine religioso dell’Organizzazione.


Quello di oggi è il primo incontro del nuovo Luogotenente di Gran Maestro e delle alte cariche dell’Ordine con un Capo di Stato estero. Si tratta della quinta riunione ufficiale degli ultimi 20 anni della massima carica dell’Ordine di Malta con il presidente della Repubblica italiana.
Hanno partecipato al colloquio anche il Gran Cancelliere, Riccardo Paternò di Montecupo, il Grande Ospedaliere, Fra’ Alessandro de Franciscis, il Ricevitore del Comun Tesoro, Fabrizio Colonna, l’ambasciatore dell’Ordine di Malta presso l’Italia, Stefano Ronca, e l’ambasciatore dell’Ordine di Malta presso la Santa Sede, Antonio Zanardi Landi.

13.500 MEMBRI E 95MILA VOLONTARI, IN 120 PAESI

Oggi l’Ordine di Malta opera principalmente nell’ambito dell’assistenza medica e sociale e degli interventi umanitari ed è presente in oltre 120 Paesi. Insieme ai suoi 13.500 membri operano 95mila volontari, sostenuti da circa 52mila medici, infermieri e paramedici. L’Ordine gestisce ospedali, centri medici, ambulatori, istituti per anziani e disabili, centri per i malati terminali e reparti di volontari.
Malteser International, la speciale agenzia di soccorso dell’Ordine di Malta, fornisce aiuti di emergenza in
caso di disastri naturali e allevia le conseguenze dei conflitti armati. L’Ordine è attualmente impegnato in Ucraina e nei Paesi della regione e in quelli confinanti con Siria e Iraq per assistere la popolazione in fuga dalle violenze.
Insieme alle unità italiane, il Corpo di Soccorso italiano dell’Ordine di Malta partecipa alle operazioni di soccorso delle barche cariche di migranti nello Stretto di Sicilia. L’Ordine di Malta si definisce neutrale, imparziale e apolitico. Ha rapporti diplomatici con 112 Stati, relazioni ufficiali con altri sei Stati e rapporti a livello di ambasciatori con l’Unione europea, oltre ad avere lo status di Osservatore permanente alle Nazioni Unite e presso le sue agenzie specializzate ed è rappresentato nelle principali organizzazioni internazionali. Dal 1834 il governo dell’Ordine di Malta ha sede a Roma, dove sono garantiti i diritti di extraterritorialità.

Le notizie del sito Dire sono utilizzabili e riproducibili, a condizione di citare espressamente la fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo www.dire.it