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Chinnici: “Partita difficile senza il M5s ma in Sicilia c’è voglia di cambiamento”

Intervista alla candidata del centrosinistra alla presidenza della Regione: "Serve un tagliando alla macchina amministrativa"

Pubblicato:21-09-2022 10:52
Ultimo aggiornamento:21-09-2022 10:52

Caterina Chinnici
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PALERMO – “L’uscita del Movimento 5 stelle dal campo progressista ha cambiato gli equilibri in campo a vantaggio degli avversari, questo è un dato di fatto”. Ne è convinta la candidata del centrosinistra alla presidenza della Regione Siciliana, Caterina Chinnici, che in una intervista alla Dire ritorna sull’addio dei pentastellati al campo progressista all’indomani delle primarie che videro la figlia del magistrato ucciso dalla mafia vincere su Barbara Floridia e Claudio Fava. “Erano stati spesi parecchi giorni per salvare il patto delle primarie, poi è andata come sappiamo – osserva Chinnici -. Sarebbe stata tutt’altra partita e invece oggi c’è questa partita, più difficile ma da giocare fino in fondo”.

“VEDO VOGLIA DI CAMBIAMENTO IN SICILIA”

Accanto a Chinnici ora ci sono il Pd, Centopassi e +Europa. “Le percentuali le guarderò soltanto alla fine, al momento di tirare le somme – dice l’europarlamentare dem -. Per adesso mi rivolgo a tutti i siciliani che vogliono tornare a credere nel cambiamento per dire loro che possiamo davvero dare la svolta”. E alla domanda su quali sensazioni registri a pochi giorni dal voto di domenica, Chinnici risponde: “Innanzitutto quelle che mi arrivano dalle persone che incontro. Mi manifestano stima, fiducia, speranza, sostegno, mi danno molta forza. Vedo voglia di cambiamento e di dialogo, questo mi piace. Poi se la domanda si riferisce all’andamento della partita, su quello mi interrogo poco – prosegue -. Fino all’ultimo istante di campagna elettorale sarò concentrata solo sul lavoro da fare, cioè incontrare le persone e le forze sociali per parlare del mio impegno e del progetto di governo che propongo”. L’idea è quella di “una Sicilia moderna, competitiva e attrattiva, con un’amministrazione che funzioni bene, una Sicilia che affronti le emergenze e, al tempo stesso, si proietti con coraggio nel futuro della sostenibilità, delle transizioni verde e digitale, nuovi mercati del lavoro in forte espansione”.

“CONCENTRATA SULLA CANDIDATURA, NON PENSO AL FUTURO”

Nessuna pianificazione sul futuro (“se fossi un politico di carriera avrei forse pianificato il seguito, ma non lo sono ed è mia abitudine ragionare sullo scenario che c’è”) né su una sua eventuale guida dell’opposizione all’Ars. “Fino al termine dello spoglio io sono soltanto la candidata del centrosinistra alla presidenza della Regione Siciliana”, aggiunge Chinnici.


“INTERVENIRE SULLA MACCHINA AMMINISTRATIVA REGIONALE”

Sul tavolo al momento ci sono delle elezioni da vincere e un programma di portare avanti: “Quali saranno i primi provvedimenti se dovessi essere eletta? Darei innanzitutto un segnale di vicinanza della Regione alle fasce sociali più fragili, farei subito il tagliando alla macchina amministrativa e toglierei dal dimenticatoio la legge 5 del 2011, perché l’efficienza amministrativa è condizione essenziale”. Subito dopo “costituirei lo specifico ufficio per i finanziamenti europei, che ho voluto inserire nel programma come cabina di regia per il monitoraggio sugli interventi e per supportare gli enti locali nella progettazione”.

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