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Nel Parco dell’Appia Antica musica e archeologia con ‘Roma Unplugged Festival’

Dal 23 al 25 settembre Vinicio Capossela, Ascanio Celestini, Trilok Gurtu e tanti altri tra le meraviglie della Regina Viarum

Pubblicato:21-09-2022 09:44
Ultimo aggiornamento:21-09-2022 09:44

Vinicio Capossela
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ROMA – Non capita tutti i giorni di vivere la magia nella magia. A Roma succede, per esempio, quando la musica incontra l’archeologia. Nei 4.500 ettari del meraviglioso Parco dell’Appia Antica, lungo il cammino della Regina Viarum, nella Villa di Massenzio e in quella dei Quintili, dal 23 al 25 settembre si accenderanno i riflettori su Roma Unplugged Festival, una tre giorni di concerti, dibattiti, visite guidate e un live all’alba. 

Lo spettacolo secondo natura

   Alla sua prima edizione, la manifestazione intitolata ‘Lo spettacolo secondo natura’ è organizzata da ETICAARTE, Rete Doc e Nazionale Cantanti; in collaborazione con Regione Lazio, Parco Archeologico dell’Appia Antica, Roma Culture, Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali,  Zètema Progetto Cultura e Play2Give; realizzata con il Patrocinio del Ministero della Cultura, Parco Regionale dell’Appia Antica, Municipio VIII, Italia Nostra, la Società Italiana degli Autori ed Editori (SIAE), Roma Cultura Biblioteche e con il contributo tecnico di Doc Servizi. 

Il programma del Roma Unplugged Festival

Si inizia venerdì 23 settembre con Vinicio Capossela che alle ore 21.00 presenterà “Quo Vadis Homine”: un concerto e una riflessione sulla direzione dell’umanità in questi tempi difficili. Sabato 24 dalle ore 17.00 prenderà il via  un concerto itinerante da Villa di Massenzio a Villa dei Quintili tra archeologia, jazz e funk. Un viaggio musicale di 4 km alla scoperta dei tesori dell’Appia Antica con la P-Funking band e un gruppo di archeologi del Parco. Alle 21.00 è in programma lo speciale concerto di Gegè Telesforo che sarà in scena con Daniela Spalletta e quattro eccezionali musicisti: Domenico Sanna al pianoforte, Michele Santoleri alla batteria, Pietro Pancella al basso e Christian Mascetta alla chitarra.


Trilok Gurtu
Trilok Gurtu © Boris Breuer

La domenica si apre con il concerto all’alba di Trilok Gurtu, l’appuntamento alle 7 del mattino vedrà Gurtu (uno dei più grandi innovatori dell’arte percussiva di tutti i tempi) con il trio d’archi classico completamente rivisitato di Arkè String Trio. Roma Unplugged Festival continua nel pomeriggio con il talk gratuito alle ore 18.30 ‘Italia Nostra incontra Ascanio Celestini’, dedicato alla cura del patrimonio culturale e condotto dal Direttore del Parco Archeologico dell’Appia Antica Simone Quilici. Il sipario si chiude alle 21 con il concerto di Maria Pia De Vito, Fabrizio Bosso e Julian Oliver Mazzariello. In repertorio i musicisti spazieranno dal jazz al grande songwriting indipendente, passando per ballad di intenso lirismo.

Roma Unplugged Festival è nel calendario delle Giornate Europee del Patrimonio

Roma Unplugged Festival è una manifestazione pensata e voluta per rispettare il luogo eccezionale che la ospita, ecco perché gli organizzatori hanno titolato questa edizione numero 1: ‘Lo spettacolo secondo natura’. La rassegna è infatti nel calendario delle Giornate Europee del Patrimonio, dedicate quest’anno al patrimonio sostenibile.  “Dai concerti prevalentemente acustici alla limitata amplificazione e illuminazione, gli incontri e i live in orari adatti a sfruttare la luce naturale, le visite guidate a piedi o in bici e la capienza di pubblico limitata – spiegano gli organizzatori – sono tutte azioni decise per ridurre al minimo l’impatto ambientale”.

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