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Consiglio regionale della Puglia approva la legge per la parità retributiva di genere

Previsti incentivi e premialità per le imprese pugliesi che assumono donne con contratti stabili e paga adeguata

Pubblicato:21-09-2021 17:33
Ultimo aggiornamento:21-09-2021 18:02
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BARI – Il Consiglio regionale pugliese ha approvato la legge relativa alla parità retributiva di genere. “È una norma che ha a cuore la cancellazione di un abominio che si continua a realizzare nei confronti delle donne rispetto al principio, invece, garantito dalla Costituzione della parità retributiva”, ha detto la presidente del Consiglio regionale, Loredana Capone, tra le firmatarie del testo ribadendo che il principio costituzionale di parità “non è ancora applicato. È per questo che abbiamo pensato di proporre questa nuova normativa regionale”.

Per Capone non si tratta di una norma “in favore astratto delle donne, ma intende rimuovere un gap, eliminare gli ostacoli all’applicazione delle norme legali, sociali ed etiche”. Sono 19 gli articoli della legge che contrasta le discriminazioni di genere e promuove il lavoro femminile dipendente e autonomo guardando anche al potenziamento dei servizi che possono favorire i tempi di conciliazione vita-lavoro. Sono previsti incentivi e premialità per le imprese che in Puglia assumono donne con contratti stabili e retribuzione adeguata ed è istituito un elenco delle imprese virtuose.

La legge prevede anche obblighi per i datori di lavoro e sanzioni per i licenziamenti illegittimi, per la violazione delle norme a tutela della maternità e paternità, per discriminazioni e molestie sessuali sul luogo di lavoro. Nei Centri per l’impiego verrà istituito lo “Sportello donna” mentre un protocollo d’intesa da firmare con l’Abi, l’Associazione bancaria italiana, consentirà alle imprese femminili e alle lavoratrici autonome l’accesso al credito a tassi agevolati. Sono previsti interventi per il reinserimento sociale e lavorativo delle donne vittime di violenza e contributi per imprese ed enti del Terzo settore impegnati a favorire il percorso.


“Una risposta urgente e indispensabile – ha continuato Capone – a una condizione che non è più accettabile. La pandemia ha reso la situazione ancora più allarmante e le donne del Sud sono state le più penalizzate: in Puglia, solo il 37,7% degli occupati è donna”. La giunta regionale trasmetterà periodicamente al Consiglio una relazione sullo stato di attuazione della legge mentre il 9 febbraio di ogni anno sarà giornata regionale contro le discriminazioni di genere sul lavoro. Verranno premiate le aziende che si sono distinte.

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