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ROMA – “Dopo le ferite profonde della pandemia, alcuni ragazzi hanno riscontrato delle difficoltà a riavvicinarsi alle persone. Altri, hanno riscoperto l’ansia da prestazione, sviluppando differenti tipologie di distanze emotive”. A dirlo è il team di psicologi impegnati nel progetto ‘Lontani ma vicini‘ di Diregiovani.it e dell’Istituto di Ortofonologia(IdO) che, nell’ambito della task force per l’emergenza educativa del Ministero dell’Istruzione, offrono uno spazio di ascolto e supporto a studenti, docenti e genitori.
In particolare, il monito rivolo dagli esperti a tutta la comunità scolastica è di “non perdere la possibilità di trasformare le difficoltà del momento in un processo di crescita per adulti e giovani, e di creare un autentico senso di collettività. L’errore più grande- spiegano- è rivolgere l’attenzione solo ai protocolli da rispettare e le regole imposte per evitare i contagi. In questi ultimi mesi- ricordano gli psicologi- abbiamo imparato a dare un valore centrale alla parola flessibilità e alla possibilità di modulare e trasformare i limiti in differenti opportunità. Durante la quarantena gli insegnanti si sono confrontati con nuove strategie di insegnamento mentre i ragazzi hanno cercato nuovi equilibri e modi di relazionarsi. La socialità- concludono- ha trovato ulteriori formule e luoghi di incontro dove attivare la creatività“.
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