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FOTO | A Bologna arriva la mobike elettrica, “più difficile da manomettere”

Entro la fine dell'anno ce ne saranno 300 a disposizione: le e-bike sono dotate di un motore elettrico e gps, hanno un'autonomia di 80-100 chilometri

Pubblicato:21-09-2019 15:38
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 15:43

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BOLOGNA – Arriveranno a Bologna a ottobre in anteprima europea le prime Mobike a pedalata assistita, con l’obiettivo di completare la flotta di 300 mezzi entro al fine dell’anno. Le prime bici elettriche sono state presentate questa mattina durante la Settimana della mobilità sostenibile, prima con una pedalata dai Giardini Margherita a piazza Maggiore e poi con una conferenza stampa davanti a Palazzo D’Accursio del sindaco Virginio Merola e dell’assessore alla Mobilità, Irene Priolo.

Ad oggi per le Mobike classiche si contano oltre 3.000 noleggi al giorno sotto le Due torri, afferma il gestore, e 180.000 iscritti al servizio, con un aumento della percorrenza media da quando sono state aumentate le tariffe. Col nuovo mezzo elettrico, Mobike conta di dare “ulteriore slancio al servizio” e intanto valuta anche “un potenziamento della flotta tradizionale”. Il Comune, invece, spera che la bici elettrica a noleggio “possa subentrare anche all’utilizzo dello scooter in centro”, afferma Priolo.




Per iniziare la corsa di una e-bike è necessario scaricare la nuova versione della app di Mobike, con la quale si può scegliere la bici elettrica o quella tradizionale. Per sbloccare il mezzo occorre scannerizzare il QR code come sempre. A differenza delle bici classiche, però, dove per terminare la corsa il mezzo viene chiuso manualmente, le e-bike sono dotate di un lucchetto elettronico e la corsa termina tramite app, che aziona dunque sia l’inizio che la fine del viaggio. In questo, spiegano i rappresentanti di Mobike, dovrebbe essere “eliminato ogni tentativi di manomissione per utilizzi impropri”.

Ad oggi, sulle biciclette tradizionali in sharing a Bologna si verificano in media 50-100 danneggiamenti al mese, di varia natura: da piccole rotture a veri e propri atti di vandalismo. Una cifra, spiegano da Mobike, che ha avuto un’impennata in avvio di servizio ma che ora sta tornando su livelli più fisiologici. Le e-bike sono dotate di un motore elettrico e gps, hanno un’autonomia di 80-100 chilometri, possono arrivare alla velocità di 25 chilometri orari e compensare fino al 95% dello sforzo necessario per pedalare. Il costo è di due euro ogni mezz’ora, ma con la possibilità di mettere in pausa la corsa, se ad esempio ci si deve fermare per una tappa durante il viaggio, lasciando il mezzo comunque prenotato per poterlo riprendere subito dopo. Nella fase di avvio del servizio l’area operativa prevista per le Mobike elettriche sarà il centro storico, ma sono comunque previste aree di parcheggio dei mezzi anche in periferia.

Due le penali: 10 euro per chi lascerà la e-bike fuori dagli spazi di sosta previsti ma all’interno dell’area operativa; 50 euro per chi abbandona la Mobike all’esterno dell’area prevista e fuori dagli apposti hub. In tutto saranno 50 gli spazi di sosta per le e-bike, tra il centro e la periferia, che coincidono che gli hub già realizzati. Saranno per lo più in postazioni in luoghi visibili, frequentati e videosorvegliati.

Previste anche delle specifiche “no parking areas” come giardini, parchi, strade e zone vicino ai fiumi, ovvero zone più critiche per la sicurezza dei mezzi, dove l’app impedirà di chiudere il noleggio della Mobike elettrica. “Siamo stati scelti a livello europeo per questa sperimentazione- rivendica Merola- è una buona idea, dimostreremo che è un’ottima scelta per tutti. Le biciclette a pedalata assistita sono un mezzo che fa bene alla salute e fa anche guadagnare tempo rispetto ai mezzi privati e al trasporto pubblico”, chiosa il sindaco.

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