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Il Lazio al salone del gusto di Torino, presenza record con 52 aziende

XII edizione del Salone con uno spazio voluto dalla Regione in collaborazione con Arsial

Pubblicato:21-09-2018 14:10
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 13:35
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TORINO – Un record di 52 aziende presenti, uno stand istituzionale di 200 metri quadrati e una valanga di eventi e incontri per raccontare le eccellenze laziali sbarcate a Torino per Terra Madre, il Salone del gusto che rappresenta l’evento internazionale più grande dedicato al cibo e organizzato ogni due anni da Slow Food nella città piemontese. Da ieri e fino a lunedì, il Lazio sarà protagonista della XII edizione del Salone con uno spazio voluto dalla Regione in collaborazione con Arsial, Agenzia regionale del Turismo, Lazio Innova e Agrocamera. Degustazioni, assaggi e percorsi del gusto porteranno i visitatori del Lingotto a conoscere i prodotti enogastronomici regionali attraverso la campagna ‘Vieni nel Lazio, fai felici i tuoi sensi’. Dalle 11 alle 20, ogni giorno, nello spazio degustazioni, si alterneranno così i laboratori dedicati a marmellate e confetture, salumi e carni, formaggi, prodotti da forno, frutta e verdura, piatti tradizionali, legumi, dolci e biscotteria, vini, birre e olii.

Una presenza speciale, per l’edizione 2018 del Salone del gusto, sarà il ‘bicibirrificio di Vale la Pena’, della onlus Semi di libertà: un progetto di inclusione che coinvolge i detenuti ammessi al lavoro esterno, provenienti dal carcere romano di Rebibbia, per contrastare le recidive, che infatti scendono al 2% tra coloro che vengono inseriti in progetti produttivi come questo. Non solo la birra prodotta con gli studenti nei locali dell’istituto Sereni di Roma, ma verranno anche esposte le produzioni di altre esperienze di economia carceraria in Italia: i taralli ‘Campo dei Miracoli’ provenienti dal carcere di Trani; i biscotti ‘Cotti in Fragranza’ dall’istituto minorile Malaspina di Palermo e la pasta ‘Gigliolab’ dal carcere Ucciardone di Palermo. Come ormai da tradizione, anche quest’anno sono stati coinvolti, in stage con Arsial, gli studenti degli istituti alberghieri laziali, presenti per questa edizione con la Fondazione Biocampus di Latina e l’istituto alberghiero Pellegrino Artusi di Roma. Tra gli appuntamenti istituzionali, anche un incontro che ha visto protagoniste le donne produttrici insieme agli assessori regionali all’Agricoltura e al Turismo, rispettivamente Enrica Onorati e Lorenza Bonaccorsi. Con loro, anche Antonio Rosati, presidente Arsial, e il presidente della commissione Agricoltura del Lazio, Valerio Novelli. Domani alle 15, invece, l’assessore Onorati e il presidente Rosati parleranno di ‘Cultura del Cibo’, con particolare riferimento all’educazione alimentare e al tema della nutraceutica.

ROSATI: ARSIAL A SALONE GUSTO TORINO AL FIANCO AZIENDE LAZIO


“Non potevamo mancare a Terra Madre, il Salone del gusto di Torino. Qui c’è un nuovo modo di pensare la produzione agricola che punta sempre sulla qualità e sull’abbattimento della chimica, cercando allo stesso tempo di mettere questi prodotti sul mercato a prezzi non dico popolari, ma accessibili. È un momento che ci vede impegnati anche in termini di assistenza tecnica”. Lo ha detto Antonio Rosati, presidente Arsial, presente a Terra Madre, il Salone del gusto di Torino.
“Quest’anno- ha aggiunto- abbiamo il record di presenze delle aziende, 52, compresi alcuni produttori di birra, su cui il Lazio sta diventando una regione di primo ordine. Il Salone del gusto è lo strumento che la Regione Lazio offre a questi produttori, un contributo per essere presente qui e per avere grandi possibilità di mercato, grazie ai tantissimi compratori che arrivano da tutto il mondo. È un modo per aiutarsi reciprocamente, cooperare per competere, e, insieme ai ragazzi degli istituti alberghieri, presenti anche questa volta, vivere una idea di nuovo Umanesimo, un’economia che guarda all’utile- ha concluso- ma che include una autorealizzazione e una autosoddisfazione di sé che è l’idea di essere parte di un Universo da preservare per le nuove generazioni”.

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