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Venturini, Mularoni e Ciavatta di Repubblica Futura: “Non ci candidiamo”

I big di Ap: in prima linea per 23 anni, ora largo ai giovani

Pubblicato:21-09-2016 15:34
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 09:05

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san-marino_roccaSAN MARINO – Per le prossime elezioni Alleanza popolare non rinuncia solo al nome e al simbolo, ma anche ai suoi tre nomi di punta che hanno fatto la sua storia e quella di San Marino. Il restyling del movimento, confluito in Repubblica Futura, tocca così anche i volti più noti in nome del rinnovamento, ma non solo. Dalla sede di quella che è stata la casa di Ap, Mario Venturini, Valeria Ciavatta e Antonella Mularoni annunciano infatti la decisione di non correre il prossimo 20 novembre. Il coordinatore Nicola Renzi anticipa tutti: “Non si parla di nessun passo indietro e abbandono”. In politica, “l’impegno- prosegue- può essere declinato in molti modi diversi”. Certamente è però “un passo importante- sottolinea Renzi- nella direzione di piena partecipazione al progetto di Repubblica Futura che si baserà sul coinvolgimento di tante altre persone, molte delle quali non hanno mai fatto politica”.

Venturini conferma così una decisione più volte annunciata: una scelta legata a motivi anagrafici, spiega, ma anche perchè alle spalle ha quella che definisce una lunga militanza politica dopo 23 anni nel partito che lui stesso ha contribuito a fondare, 15 anni di attività consigliare e 13 passati “ricoprendo- sottolinea- un ruolo di primo piano nel mio movimento e anche nel Paese”. In conclusione, “sono stato uno dei protagonisti della vita politica negli ultimi tempi- chiarisce- è venuto il momento di abbandonare almeno certi ruoli, ma rimarrò a disposizione”. Tocca poi a Ciavatta a motivare il suo stop: “Si è scelto di dare spazio ai giovani e alle nuove generazioni”. A lei anche il compito di ricordare cosa lascia in eredità Alleanza popolare, al termine delle ultime legislature che l’hanno vista come forza di governo.

“Riteniamo di aver dato contributo assolutamente determinante- spiega- per un cambiamento della società sammarinese e del metodo del fare politica e nel gestire la cosa pubblica”. E ancora: “La magistratura- continua- ha risvegliato la coscienza civile del Paese anche grazie all’azione per la legalità che Ap ha portato avanti negli anni”. Ciavatta cita quindi le iniziative intraprese dal governo nella legislatura 2008-2012 “per mantenere ferma la barra sul principio della legalità”, ma anche gli esiti della Commissione d’inchiesta FinCapital che “è stata deflagrante- continua- per certi poteri che agivano a San Marino con la collusione di personaggi politici del passato”. Ora “il patrimonio che abbiamo costruito insieme Ap- conclude- va trasmesso ai giovani che affiancheremo”. Anche Mularoni conferma una decisione annunciata: “Il nome Repubblica Futura indica sia giusto lasciare spazio a chi è più giovane di me”.


Inoltre, la novità della preferenza unica potrà rendere più difficile entrare in Aula, “una mia candidatura- ammette- potrebbe portare via voti utili ai giovani”. Renzi affronta infine gli attacchi subiti da Ap, “come se fosse stata causa enno risoluzione dei problemi del Paese”. A riguardo, Venturini e Ciavatta colgono l’occasione per togliersi qualche sassolino. “Veniamo coinvolti- dice Venturini- perché la politica d’oggi è composta, oltre che da onesti, da stolti, ovvero bugiardi che infangano gli altri, e da idioti, quelli che credono davvero a certe bugie e che non hanno ricordo di cosa è successo 10 anni fa”. Ciavatta mette poi in guardia sulle “due facce” della restaurazione: “C’è il vecchio che sta dietro ad alcuni gruppi- spiega- e chi con la sua azione contribuisce in qualche modo a rafforzare questi ultimi”. Malgrado le accuse gratuite “Ap- ricordano infine i leader- non è mai stata sfiorata da indagini, anche dopo 10 anni di governo”.

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