Getting your Trinity Audio player ready...
|
ROMA – Quattro operatori umanitari sono stati uccisi questa notte in un raid aereo alle porte di Aleppo: lo riferisce alla Dire Jehan Lazrak-Toub, portavoce di Union of Medical Care and Relief Organizations (Uossm), l’ong internazionale per la quale le vittime lavoravano. “Il bombardamento si è verificato attorno alle 23 di ieri sera, in una zona di Aleppo assediata dalle forze governative” sottolinea la responsabile: “A perdere la vita sono stati quattro medici di nazionalità siriana, mentre una quinta persona, l’autista, è gravemente ferita”.
Uossm è una ong con sede in Francia e invia medici e operatori umanitari nelle aree controllate dalle forze che si oppongono al presidente Bashar Assad. “Tutto il nostro staff è costituito da siriani, i soli che in questo periodo possono lavorare nel loro Paese” dice Lazrak-Toub: “Regolarmente ricevono corsi di formazione da medici francesi e canadesi”. Il bombardamento di ieri notte è solo l’ultimo dopo la fine della tregua di sette giorni promossa in Siria da Stati Uniti e Russia. Lunedì sera, sempre nella zona di Aleppo, un raid aveva colpito un convoglio di aiuti umanitari uccidendo 40 persone. Un episodio, questo, ancora oggi al centro di uno scambio di accuse e dinieghi di responsabilità tra Stati Uniti e Russia. In una nota diffusa dal ministero della Difesa di Mosca, intervenuta in Siria a sostegno di Assad, si riferisce che “i veicoli bombardati non riportano danni compatibili con esplosioni causate da un raid aereo”.
di Vincenzo Giardina, giornalista professionista
Le notizie del sito Dire sono utilizzabili e riproducibili, a condizione di citare espressamente la fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo www.dire.it