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I talenti di Asi, l’ingegnere docente e ricercatore tecnologie Rfid

Il sammarinese Pietro Renzi è in cattedra all'Università del Titano e spiega: “Ecco perché studiare sotto le 3 Torri”

Pubblicato:21-09-2016 11:54
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 09:05

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SAN MARINO – Rapporti stretti con i propri studenti, qualità della didattica, investimento sul corpo docente sammarinese o che ha studiato nello stesso Ateneo: ecco i motivi perché venire a studiare sul Titano. Li spiega un giovane sammarinese con un curriculum accademico di tutto rispetto. Pietro Renzi è infatti attualmente ricercatore presso il dipartimento di Economia, Scienze e Diritto dell’Università degli Studi della Repubblica di San Marino e tiene presso l’ateneo del Titano i corsi di Informatica gestionale e Sistemi informativi per la Gestione aziendale per il corso di laurea triennale in Ingegneria gestionale. Anche per la sua esperienza di docente, in Asi, Associazione sammarinese per l’Informatica, di cui Renzi è membro del Comitato Scientifico dal 2015, è lui la persona responsabile delle iniziative finalizzate ad avvicinare i ragazzi al mondo del lavoro.

pietro-renzi-universita_sm_Laureato in Ingegneria delle Telecomunicazione all’Università di Bologna, approda nel 2005 all’Università di San Marino in cui ricopre, come primo incarico, quello di responsabile dell’ICT per la sede del Corso di Laurea in Design presso l’Antico Monastero di Santa Chiara. Frequenta quindi il VI° ciclo del corso di Dottorato di Ricerca in Ingegneria Economico-Gestionale dell’Università di San Marino e, ottenuto il titolo, partecipa al Concorso per l’assegnazione di un posto da ricercatore per il Settore scientifico Disciplinare di Sistemi di elaborazione delle informazioni. Da qui è partita la sua carriera accademica. La sua attività di ricerca è incentrata sull’utilizzo delle tecnologie RFID (identificazione e radiofrequenza), tema a cui ha dedicato anche il periodo del dottorato di ricerca. Ha attive collaborazioni con professori dell’Università di San Marino che lo portano ad esplorare anche altri temi, a volte anche apparentemente avulsi dai temi tecnologici. Per esempio, un articolo che uscirà a breve, scritto con il professore Alberto Franci, descrive e applica un modello di valutazione della performance dei sistemi sanitari.


L’obiettivo finale è quello di riuscire ad applicare questo modello, grazie alla collaborazione con l’Istituto per la Sicurezza Sociale e l’Authority Sanitaria al sistema sanitario sammarinese. Nel frattempo gli è stato affidato anche il ruolo di responsabile dell’Ict dell’Università. Intervistato da Asi, Renzi sottolinea i punti di forza dell’Ateneo sammarinese: in primis, la facilità di rapporto che si ha con gli studenti. “Non ho mai avuto il privilegio di insegnare in un ateneo più grande- spiega- ma credo che il rapporto quasi amichevole che riesco ad instaurare con i miei studenti e con i miei tesisti sia una cosa molto importante, che si riflette positivamente anche sul loro profitto”. In parallelo, Renzi riconosce la qualità della didattica, “ottenuta- chiarisce- grazie alla collaborazione con gli atenei partner che mettono a disposizione la loro esperienza pluriennale”. Infine, altro valore aggiunto è la politica di crescita del corpo accademico locale condotta dall’ateneo che punta su sammarinesi o da giovani formati dallo stesso istituto, scelta che “fa ben sperare per il futuro dell’università stessa”.

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