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Livatino, Grasso: “Punto di riferimento per chi crede nella legalità”

Il ricordo del presidente del Senato e dell'Amn

Pubblicato:21-09-2016 08:49
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 09:05

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livatino02ROMA – “21 settembre 1990. Il ‘giudice ragazzino’ sta andando di buon mattino al tribunale di Agrigento. Sulla strada lo aspettano 4 uomini della Stidda che aprono immediatamente il fuoco. Rosario Livatino, ferito, prova a scappare per alcune decine di metri. Viene raggiunto e ucciso con un colpo al volto. All’epoca ero a Roma, alla commissione antimafia. Ancora sconvolto chiamai Falcone: insieme andammo a dare l’ultimo saluto a quel ragazzo siciliano così brillante che aveva onorato per oltre dieci anni il suo lavoro di magistrato”. Lo scrive su facebook il presidente del Senato, Pietro Grasso, che posta una foto del giudice ucciso dalla mafia 26 anni fa. “Livatino- prosegue Grasso- aveva una fede incrollabile e un altissimo senso della giustizia. Diceva: ‘Non vi sarà chiesto se siete stati credenti ma se siete stati credibili’. Le sue parole, la sua vita, lo hanno reso un punto di riferimento ideale per tutti coloro, magistrati e non, che credono nella legalità”.

LIVATINO. ANM: SUA VITA ALTISSIMO INSEGNAMENTO PER GENERAZIONI FUTURE

“Il 21 settembre 1990 veniva assassinato dalla mafia a soli 37 anni il giudice Rosario Livatino mentre si recava a bordo della sua auto al Tribunale di Agrigento. Nel ventiseiesimo anniversario di quel drammatico giorno l’Anm vuole ricordare il sacrificio del collega che ha pagato con la vita il suo forte impegno nella difesa della legalità, nella ricerca della verità e nel contrasto alla criminalità organizzata e ai fenomeni corruttivi, senza compromessi e timori”. Cosi’ sul sito delll’Associazione nazionale dei magistrati. “Le sue parole, di assoluta modernità, sul ruolo del magistrato e sull”immagine esterna’, sui rapporti con la politica e l’economia, sul principio di responsabilità- dice ancora l’Anm-, costituiscono ancora oggi un patrimonio cui richiamarsi nel quotidiano esercizio della giurisdizione. Sobrietà, coerenza, credibilità, riserbo, equilibrio, integrità, ma anche grande umanità hanno fatto di Livatino una nobile figura, la cui vita rappresenta un altissimo insegnamento per le generazioni future”.


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