Il Bayesian giù in 3-5 minuti, il racconto dei superstiti. Ma l’albero non si è spezzato

Pochi minuti, poi la barca è stata sollevata sopra le onde ed è colata a picco: i drammatici racconti dei sopravvissuti del Bayesian affondato al largo di Porticello in Sicilia

di Salvo Cataldo e Marcella Piretti

PALERMO – Il naufragio del ‘Bayesian’ nelle acque di Porticello sarebbe avvenuto in pochissimo tempo, “dai tre ai cinque minuti“. A riferirlo è stato il responsabile della centrale operativa del 118 di Palermo, Fabio Genco, che, intervistato dal programma ‘Newsnight’ della Bbc, ha riportato i racconti dei sopravvissuti al naufragio soccorsi all’alba di lunedì.

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“SCENE APOCALITTICHE”

Genco ha parlato di “scene apocalittiche” mentre i sopravvissuti cercavano i loro cari scomparsi. Genco ha riferito: “Hanno parlato di circa tre-cinque minuti dal momento nel quale la barca è stata sollevata dalle onde del mare fino a quando è affondata”.

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ALBERO E SCAFO SONO INTEGRI

Il naufragio, da un punto di vista tecnico, è ancora un mistero. Le ispezioni fatte a 50 metri di profondità dai sommozzatori dei Vigili del fuoco e Guardia costiera, infatti, hanno accertato che l’albero maestro della barca a vela – il famoso albero record con un’altezza di 75 metri – non si è mai spezzato. Lunedì la convinzione era questa, che a provocare il naufragio fosse stata la rottura dell’albero a causa della furia del vento. E invece no, il Bayesian è sul fondo del mare, integro, con albero e scafo interi, adagiato sul fianco destro. Ingegneri ed esperti si stanno quindi chiedendo come sia stato possibile l’affondamento e stanno facendo valutazioni sulla posizione esatta dello yacht, compresa la presenza di una secca (la secca delle Formiche) e l’assetto in cui si trovava la nave mentre si trovava in rada a 500 metri dal porto di Porticello.