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Imprese, Cciaa e Regione Marche presentano misure e risorse per quelle marchigiane

L’obiettivo è incentivare le attività commerciali

Pubblicato:21-07-2022 20:41
Ultimo aggiornamento:21-07-2022 20:41
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ANCONA – A metà di un anno complesso per la situazione socioeconomica globale ed europea in particolare, Camera di commercio e Regione Marche promuovono una serie di incontri che toccano tutte le province marchigiane, per ribadire la coesione della filiera istituzionale e presentare misure e risorse predisposte a favore delle imprese. Con il presidente di Camera Marche, Gino Sabatini, e il vice presidente della Regione e assessore allo Sviluppo economico Mirco Carloni. Al centro degli interventi di sostegno la digitalizzazione, l’export, la valorizzazione dell’entroterra e del commercio nei borghi. Alla tappa fermana presente il prefetto Filippi, che ha espresso soddisfazione per la vicinanza operosa di Camera e Regione nel territorio e per l’incisiva politica dei bandi messa in atto. Il sindaco Calcinaro ha messo accento sulla questione borghi, sull’eccesso di risorse previste di alcune misure dirette a singoli borghi (Carloni ha ricordato, di contro, come nei programmi della Regione vi siano 100 milioni destinati ai borghi), necessità di percorso di digitalizzazione, ricordando il progetto di piattaforma di ricerca del Comune realizzata con Univpm. Con il sindaco Calcinaro anche l’assessore al Turismo, Annalisa Cerretani. Presenti per Cna i vertici marchigiano e fermano Paolo Silenzi e Alessandro Migliore. Il vice presidente della seconda commissione, Andrea Putzu, ha ricordato come alla misure dei bandi si affiancheranno le risorse della programmazione europea, per oltre 1 miliardo di euro. Jessica Marcozzi, consigliere regionale, ha ringraziato Camera Marche per il ruolo giocato nella partita dell’estensione della Zes, partita ora congelata alla luce della crisi di Governo, riflettendo che imprese sul confine potrebbero ora, per questa regione, emigrare.

Rammarico colto dal presidente Sabatini (potevamo essere più veloci e avere la Zes prima che le vicende romane precipitassero) che ha espresso soddisfazione per la risposta delle imprese. “Insieme si ascolta meglio e si risponde in modo più accurato alle richieste. Siamo riusciti a offrire bandi con dotazioni maggiori anch rispetto a quelli previsti dal Mise. Per il bando fiere primo semestre che chiude oggi sono arrivate 300 domande, molte dal fermano”. Per Mirco Carloni “Fermo rimane un territorio fondamentale: questa provincia, che esprime eccellenza e capacità e reclama attenzione e supporto perché è qui che le crisi hanno colpito più duro, è il laboratorio perfetto per sviluppare la filiera della moda. A questo riguardo di prossima uscita un bando in tema di artigianato artistico. Altri temi centrali innovazione e diversificazione dei mercati. In autunno ci occuperemo di quello statunitense con Camera e Ice e ci sono progetti anche su Dubai. Siamo tornati al mondo, a Berlino, Parigi e non ci fermeremo”.

I BANDI PRESENTATI

I bandi presentati: bando borghi, bando fiere secondo semestre, bando filieri ed ecosistemi e bandi investimenti produttivi. I borghi sono le radici e possibili nuovi attrattori per turismo nazionale e internazionale. Premiati e riconosciuti a livello internazionale i nostri paesi sono un arcipelago di ricchezza storiche, culturali, paesaggistico, ambientali, enogastronomiche. Il natio borgo selvaggio di cui parlava il primo testimonial della Regione Marche, Giacomo Leopardi, può essere non solo il luogo delle radici ma anche quello da far scoprire e dove tornare. Il caso Montalto, San Ginesio capofila tra i Comuni in cui si snoda l’arcipelago dei teatri storici, Pergola e Grottammare finaliste tra i borghi più belli d’Italia fanno bella mostra su social visual e alimentano strategie turistiche. Oltre alle infrastrutture materiali e immateriali, ai servizi sanitari e didattici e ricreativi, perché un posto diventi luogo da esperire e vivere oltre lo scatto da postare su Instagram, occorre vitalità economica. Un primo passo dato dall’apertura o dal trasferimento di esercizi commerciali nei borghi. Che Camera e Regione incentivano con una misura ad hoc. Uno studio dei due Enti e di Univpm compie una disamina sui punti di forza e di debolezza della realtà dei borghi.


La Camera di commercio delle Marche e la Regione Marche propongono un intervento a sostegno dei borghi dell’entroterra marchigiano con l’obiettivo di incentivare le attività commerciali e lo sviluppo dell’imprenditorialità. Nasce così il ‘Bando per la concessione di contributi per il commercio finalizzati al ripopolamento delle aree interne attraverso l’avvio del trasferimento di impresa di unità locale. Tradotto, è un incentivo per avviare (o spostare) attività commerciali fuori dei grandi agglomerati urbani. Il territorio interessato comprende i piccoli comuni non costieri con meno di 5.000 abitanti: i paesi che coprono oltre la metà della superficie delle Marche (53% circa). Il 16 maggio 2022 sono state apportate alcune modifiche al bando che riguardano l’ammontare del contributo salito fino a 8.000 euro e l’inserimento di una premio ulteriore di 1.000 euro per imprese con donne o giovani. La scadenza per la presentazione della domanda è stata posticipata al 30 settembre. L’export per ampliare gli orizzonti. Stare al mondo è fondamentale, diversificare mercati, strategie di penetrazione e aumentare supporto di marketing è fondamentale. Il ruolo delle istituzioni è fondamentale: Ice, sistema camerale e regioni possono fare la differenza.

Accanto al tradizionale bando fiere abbiamo elaborato, alla luce della contingenza storica, interventi rivolti ad imprese operanti nell’export verso Ucraina e Russia e finalizzati ad agevolare l’accesso al credito mediante l’abbattimento dell’onerosità dei finanziamenti.

Misure di “ristoro” per sostenere economicamente le imprese più penalizzate sia dai mancati ricavi derivanti dall’impossibilità di esportare o di ricevere il pagamento di merce già spedita, sia dall’aumento dei costi dell’energia, dei combustibili e delle materie prime. In particolare, le imprese del settore delle calzature e della moda e del settore della pesca. Questo intervento punta ad essere complementare agli interventi eventualmente messi in atto dal Governo, al fine di rispondere ad esigenze specifiche del sistema imprenditoriale marchigiano.

Sostegno all’avvio di azioni per il riorientamento e la diversificazione dei mercati di esportazione.
Regione Marche e Camera di commercio delle Marche intendono pertanto proseguire la loro attività di sostegno alle imprese del territorio che prendono parte alle manifestazioni fieristiche nazionali ed internazionali sia in presenza che in modalità virtuale.

In particolare, le Pmi che hanno preso parte a fiere nel primo semestre 2022 potranno presentare domanda per ottenere un abbattimento del 60% delle spese sostenute (sino ad un massimale che arriva a 4.000 euro per le fiere extra Ue) a partire dal prossimo 7 ed entro il prossimo 21 luglio. Per le fiere che si svolgeranno nel secondo semestre come al solito sarà possibile presentare la medesima domanda a partire da gennaio del prossimo anno. La dotazione finanziaria per ciascun semestre è al momento di 800.000 euro per un totale di 1,6 milioni di euro.

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