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L’ansia dei balneari: “Senza ddl Concorrenza arriverà la decadenza delle concessioni”

La crisi di governo mette a rischio la riforma. Vanni (Confartigianato): "Ci ritroveremo con la sentenza del Consiglio di Stato e non ci sarà tempo per fare i bandi"

Pubblicato:21-07-2022 16:42
Ultimo aggiornamento:21-07-2022 16:42

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RIMINI – “Siamo preoccupati perché siamo in una fase di stallo e occorre capire cosa succede”. Mauro Vanni, presidente di Confartigianato imprese demaniali, a margine di una conferenza stampa a Rimini ragiona con i giornalisti sul futuro della riforma delle concessioni demaniali dopo la crisi di governo sancita ieri al Senato.

IL DDL CONCORRENZA A RISCHIO CADUTA

“Il ddl Concorrenza che affronta la questione è in discussione alla Camera”, spiega Vanni, ma “probabilmente cadrà e ci ritroveremo con la sentenza del Consiglio di Stato che a fine 2023 fa decadere le concessioni“. Così, prosegue, “di fatto saremo in una situazione di impotenza a gestire le attività dopo il 2023, e il periodo è talmente breve per cui è impossibile che le amministrazioni riescono a riassegnare le concessioni tramite i bandi“.

Anche perché, rileva Vanni, “non ci sono i termini di riferimento per farli”, con un'”ulteriore confusione” creata dal fatto che “probabilmente i bandi verrebbero creati in maniera diversa da territorio a territorio, creando disparità e incongruenze“. Il rischio è di un “periodo di vacatio” con le concessioni decadute e le amministrazioni senza il tempo necessario per riassegnarle, avverte Vanni.


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