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Pa, De Paolis (Direr-Sidirss): “Dirigenti scontano lentezza su riforma” / Video

Intervista della Dire a Silvana De Paolis, segretaria nazionale Direr-Sidirss

Pubblicato:21-07-2017 15:52
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 11:33

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ROMA – “Sugli incarichi dirigenziali scontiamo anche il fatto che non è stata portata a termine la riforma Madia, per cui ci troviamo con un contratto che in qualche modo avrebbe presupposto la riforma realizzata. E invece ha un buco”. Lo dice Silvana De Paolis, segretaria nazionale Direr-Sidirss, il sindacato della Dirigenza e Quadri direttivi delle Regioni e Amministrativi della Sanità.

Sul problema della riorganizzazione del lavoro della dirigenza, la sindacalista spiega: “Noi principalmente chiediamo, e lo abbiamo chiesto in tutte le sedi di riforma, di avere chiarezza sulla parte normativa, di avere chiarezza sulle modalità di conferimento degli incarichi dirigenziali, di avere certezza sulla durata degli incarichi senza che siano interrotti da continui processi di riorganizzazione, e di avere chiarezza sul fatto che gli incarichi dirigenziali vanno dati secondo il merito, secondo le valutazioni”.

Il sindacato, continua De Paolis, chiede inoltre “di avere chiarezza sul fatto che prima di tutto gli incarichi vanno dati al personale interno agli Enti e poi solo se non ci sono competenze e professionalità negli Enti locali, si possa ricorrere a personale esterno. Tutto questo torniamo a chiederlo chiederlo al Tavolo contrattuale”.


È dal conferimento dell’incarico dirigenziale, sottolinea De Paolis, “che nasce il rapporto, l’effettività del lavoro del dirigente e la separazione della politica dalla gestione amministrativa. Noi abbiamo avuto un incontro con il presidente del Comitato di settore Garavaglia proprio in vista della riapertura del Tavolo contrattuale sul contratto di lavoro della dirigenza. E’ una situazione molto complessa perché con la restrizione delle aree di contrattazione ci troviamo insieme con situazioni molto diversificate ma il trait d’union di tutto è proprio l’attribuzione degli incarichi dirigenziali”.

La dirigenza deve avere un rapporto di lealtà con il politico ma non di fiduciarietà perché il dirigente, il dipendente pubblico, è al servizio di tutta la Nazione. Lo dice la Costituzione e questo principio non è stato toccato nemmeno con le eventuali riforme che non sono andate avanti” dice Silvana De Paolis, segretaria nazionale del Direr-Sidirss, il sindacato della Dirigenza e Quadri direttivi delle Regioni e Amministrativi della Sanità.

“Il principio della separazione tra politica e dirigenza negli Enti locali, nelle Regioni e nel settore della sanità- continua la sindacalista- è un principio scritto sulla carta che poi va realizzato nel concreto”. Il dirigente pubblico, “deve essere quindi competente, capace e super partes e deve essere in grado di realizzare gli obiettivi che fissa la politica nel modo migliore“.

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