ROMA – “Leoluca Bagarella aspettò pazientemente che si voltasse per pagare il caffè: solo allora lo freddò con due colpi alla schiena. Morì così Boris Giuliano, un poliziotto eccezionale che aveva capito ‘Cosa Nostra’ quando ancora era misteriosa e impenetrabile. Ricordo il suo raffinatissimo fiuto investigativo e l’ammirazione che suscitava nei colleghi e nei cittadini della nostra Palermo. La prima volta che lo incontrai era il 1970, ci ritrovammo nella stanza del Giudice Terranova. Seppe sciogliere, con gentilezza e simpatia, la mia naturale tensione: in fin dei conti all’epoca avevo 25 anni, ero solo un giovanissimo magistrato davanti a due grandi uomini dello Stato. È un ricordo a cui sono molto affezionato e che mi emoziona sempre”. Pietro Grasso, presidente del Senato, lo scrive su Facebook ricordando Boris Giuliano.
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Grasso ricorda Boris Giuliano: “Poliziotto eccezionale che capì la mafia”

- Michele Bollino
- m.bollino@agenziadire.com
- 21 Luglio 2017
- Canali, Politica
Boris Giuliano, capo della Squadra Mobile di Palermo, venne assassinato da Cosa Nostra 38 anni fa
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