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Accordo tra Marina Militare e Ispra per la tutela e il monitoraggio del mare

Sviluppo congiunto di sistemi integrati di monitoraggio del mare, scambio di informazioni e aggiornamento delle banche dati per

Pubblicato:21-07-2015 12:42
Ultimo aggiornamento:16-12-2020 20:27

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Sviluppo congiunto di sistemi integrati di monitoraggio del mare, scambio di informazioni e aggiornamento delle banche dati per la realizzazione di cartografia digitale nautica e tematica dei fondali marini, rilievi idro-oceanografici e indagini ambientali per la tutela e protezione degli ambienti marini, capacità di risposta sugli inquinamenti in alto mare. Questi, alcuni dei temi su cui verterà la collaborazione tra Ispra e la Marina Militare, della durata di tre anni, inseriti in un accordo quadro firmato oggi, presso Palazzo Marina, sede dello Stato Maggiore Marina, dal Capo di Stato Maggiore della Marina Militare, Ammiraglio di Squadra Giuseppe De Giorgi e dal Presidente dell’Ispra, Bernardo De Bernardinis.

La firma dell'accordo quadro tra Ispra e Marina MIlitare

La firma dell’accordo quadro tra Ispra e Marina Militare (Fonte: Twitter)

In particolare, l’Ispra “offrirà un supporto tecnico-scientifico alla Marina Militare fornendo servizi di oceanografia operativa, di previsione meteo-marine, assistenza nel campo del monitoraggio ambientale, delle attività antinquinamento e di mitigazione degli impatti delle attività operative; si occuperà inoltre delle attività formative per l’addestramento del personale militare sulle tematiche ambientali”.

La Marina Militare “metterà a disposizione insieme alla propria competenza, le infrastrutture, i mezzi aeronavali e subacquei, le informazioni e i dati dell’Istituto Idrografico della Marina”.


Azioni congiunte quindi saranno promosse per lo sviluppo di sistemi integrati di monitoraggio del mare, anche in relazione alla Rete Ondametrica Nazionale dell’Ispra, ai sistemi di radar costieri, nonché all’uso dei dati e informazioni ottenuti da piattaforme e servizi satellitari.

L’accordo quadro si inserisce in uno scenario di possibili attività di ricerca nei settori delle previsioni, dell’osservazione della Terra, gestione e assimilazione dei dati, studio delle pressioni e degli impatti, con l’obiettivo più ampio di sviluppare progetti innovativi anche nel contesto europeo.

Di Serena Tropea – Giornalista Professionista

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