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Allarme caldo, “200 milioni di danni nei campi, stato di calamità”

ROMA - Ammonta ad "almeno 200 milioni di euro" il conto dei danni causati in un mese dal

Pubblicato:21-07-2015 09:15
Ultimo aggiornamento:16-12-2020 20:27

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ROMA – Ammonta ad “almeno 200 milioni di euro” il conto dei danni causati in un mese dal caldo africano nelle campagne italiane, “tra ortaggi, frutta e mais bruciati, cali di produzione di latte e uova e maggiori costi energetici e di irrigazione, tanto che in alcune zone come la Lombardia è stato chiesto lo stato di calamità”. A fare il primo bilancio degli effetti dell’eccezionale ondata di afa è la Coldiretti. Le temperature record di luglio (minime superiori di 3,7 gradi alla media del periodo) “stanno letteralmente bruciando la frutta e gli ortaggi, compresi i trapianti di maggio e giugno del pomodoro, così come sono in difficoltà le coltivazioni di mais necessarie per l’alimentazione degli animali che hanno bisogno di una adeguata irrigazione”. Ed è allarme anche per il livello del fiume Po “dal quale dipende gran parte dell’irrigazione dei prodotti più rappresentativi del made in Italy. Al calo della produzione dovuto allo stato di sofferenza delle piante si aggiungono dunque- sottolinea la Coldiretti- i maggiori costi per farle sopravvivere”. Pesante anche la situazione nelle stalle che pagano “il conto più salato con i danni che rappresentano oltre la metà del totale anche perché- spiega la Coldiretti- le mucche a causa dello stress producono in media a livello nazionale il 10-15 per cento in meno di latte. Un calo che significa una perdita di 100 milioni di litri di latte in un mese”. Sono così scattate “le misure anti afa e gli abbeveratoi lavorano a pieno ritmo perché ogni singolo animale è arrivato a bere con le alte temperature di questi giorni fino a 140 litri di acqua al giorno contro i 70 dei periodi piu’ freschi. Ma sono già entrati in funzione- aggiunge la Coldiretti- ventilatori, doccette e condizionatori per rinfrescare le mucche”.

agricoltura

Una situazione che determina “un aumento dei costi alla stalla per i maggiori consumi di acqua ed energia che gli allevatori devono sostenere per aiutare gli animali a resistere all’assedio del caldo. Ma anche nei pollai- continua la Coldiretti- si è già registrato un calo che è arrivato al 10 per cento nella deposizione delle uova per gli effetti del caldo sulle galline, mentre i maiali sono arrivati a mangiare il 40 per cento in meno della loro razione giornaliera”.


caldo_meteo

LE PREVISIONI METEO PER I PROSSIMI GIORNI – Caronte non molla con sole prevalente e sempre tanto caldo, fino a 36/38°. Lo riporta il sito ilmeteo.it. Consueti locali temporali sull’Alto Adige e sulle Alpi occidentali, ma più diffusi e intensi, oggi, anche sul Centro Appennino, tra i rilievi interni toscani, Umbria, Ovest Marche, aree interne del Lazio, Reatino, Abruzzo e localmente sui rilievi orientali sardi.

Da venerdì cambia qualcosa: lieve cedimento di Caronte. Arriva un fronte instabile dal Centro Europa con temporali anche forti, in giornata, al Nord, specie su Piemonte, Lombardia, Trentino Alto Adige, poi anche pianure occidentali venete e settentrionali emiliane in serata. Attenzione inoltre a possibili temporali violenti con rischio di trombe d’aria e forti grandinate nelle aree citate. Addensamenti via via più intensi e temporali frequenti, dalle ore centrali e nel pomeriggio, anche sul Centrosud Appennino e su Est Sicilia; sempre sole e tanto caldo altrove, ma con qualche grado in meno.

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