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A Lecce operaio precipita nel vuoto e muore

Il 72enne originario di Avetrana (Taranto) era a lavoro in un appartamento di in cui erano in corso attività di ristrutturazione

Pubblicato:21-06-2022 13:11
Ultimo aggiornamento:21-06-2022 13:48

casco operaio morti bianche
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È morto dopo un volo di quattro metri Donato Marti, 72enne originario di Avetrana (Taranto), l’operaio che era a lavoro in un appartamento di Lecce in cui erano in corso attività di ristrutturazione. Non è chiaro se la vittima sia scivolata mentre era sul balcone al primo piano dell’immobile per poi precipitare nel vuoto, oppure se sia stata colta da un malore improvviso.

A chiamare i soccorsi sono stati gli altri due operai (anche loro di Avetrana) che erano a lavoro con lui. Sul posto sono intervenuti gli agenti di polizia che indagano sull’accaduto coordinati dalla procura salentina, il personale del 118 e i tecnici dello Spesal della Asl di Lecce.

CGIL: “IL GOVERNO INTERVENGA

“Serve con urgenza un provvedimento che aumenti il potere di acquisto delle pensioni, allargando per esempio la platea dei percettori della cosiddetta 14esima. Lo abbiamo chiesto anche durante la manifestazione a Roma: basta con la politica degli interventi spot e dei bonus una tantum. Il Governo pensi a interventi strutturali”. Lo dichiara la segretaria generale della Cgil Lecce, Valentina Fragassi commentando la morte dell’operaio di 72 anni impegnato a Lecce, in alcuni lavori all’interno di un’abitazione in via Parini, nel pieno centro della città.


La vittima è precipitata da un’altezza di circa 6 metri. È il terzo incidente mortale sul lavoro che si registra in provincia di Lecce nel giro di 50 giorni (in tutto 4 i morti dall’inizio dell’anno), dopo i casi di Salve (4 maggio) e Soleto (13 giugno). Sono 1.745 gli infortuni sul luogo di lavoro registrati in provincia di Lecce dall’inizio dell’anno (quasi 500 in più rispetto ai 1.261 registrati nel 2021). In Puglia, l’Inail ha ricevuto fino al 30 aprile 10.073 denunce di infortunio (19 delle quali con esito mortale): un anno fa erano 7.463: nel settore costruzioni, uno dei più martoriati, sono già 509 gli infortuni segnalati (341 nel 2021). Oltre il 20 per cento del totale degli infortuni vede coinvolti lavoratori che hanno più di 55 anni (2.190). “

I numeri sugli infortuni che riguardano lavoratori over 55 pone anche la grande questione sull’opportunità di anticipare l’età pensionabile per lavori particolarmente usuranti, come quelli che si svolgono nel settore delle costruzioni. Così come l’incremento massiccio di infortuni tra il 2021 ed il 2022 fotografa l’insostenibilità di un sistema che ancora non dimostra molta attenzione alla sicurezza sul lavoro, fino a scaricare sui lavoratori il costo della ripresa economica”, aggiunge Simona Cancelli, segretaria generale della Fillea Cgil Lecce. Cgil, Cisl e Uil di Lecce, in maniera unitaria, stanno cercando di sollecitare istituzioni e sistema di rappresentanza delle imprese per incrementare gli investimenti in formazione e cultura della sicurezza sul lavoro.

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