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Conte tratta in Europa, Salvini fa il buono in Italia e Di Maio lo sfida

L'editoriale di Nico Perrone per Dire Oggi

Pubblicato:21-06-2019 15:16
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 15:26

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Tutti trattano con tutti. In Europa i capi di Governo per portare a casa le posizioni più importanti, a partire dalla poltrona di Mario Draghi alla Bce. Il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, ne approfitta per ‘piazzare’ ai suoi colleghi quanto scritto alla Commissione, la promessa che l’Italia terrà fede a quanto detto: non aumenterà il debito, metterà a posto i conti. Tutto per evitare la procedura d’infrazione contro di noi già annunciata, sulla quale i capi di Governo decideranno il 9 luglio. Ed è quella la data limite, lì si capirà se il Governo Conte riuscirà a strappare l’accordo e tenersi la poltrona a Palazzo Chigi.

Oggi il leader della Lega, Matteo Salvini, ha tenuto il punto su quello che vuole: una cura choc, taglio drastico delle tasse (almeno 10 miliardi da riportare nelle tasche dei cittadini) e così far ripartire il Paese. Salvini ha usato pure parole al miele nei confronti del M5S alleato di Governo, ed anche verso l’Europa: «Non voglio andare a votare, abbiamo appena votato, lasciamo la gente tranquilla per un po’. Se riesco a lavorare non espongo il Paese a mesi di caos finanziario», ha detto.

Quindi si aspetta di vedere se la Commissione darà tregua o affonderà il coltello. In quel caso, è chiaro, si riaprirà la campagna elettorale, perché la Lega avrà di nuovo il nemico: i burocrati e la finanza europea. Soprattutto si potrà tirar fuori dal varo di una manovra a quel punto «lacrime e sangue» che toccherà votare a qualcun altro.


Una posizione che corre sotto traccia, che oggi gli uomini del capo politico del M5S, Luigi Di Maio, hanno portato allo scoperto: «Tutti vogliamo tagliare le tasse… la Lega non è all’opposizione, ma al Governo come noi, quindi se servono 10 miliardi tracci la strada per trovarli invece di scaricare la colpa sugli altri…». Se il Governo riuscirà a schivare lo scoglio, a quel punto sarà necessario scrivere un ‘nuovo contratto’ e aggiornare anche la squadra di Governo con un rimpasto per affrontare un autunno che sarà comunque infuocato.

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