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Costa d’Avorio, Lassiné (Avsi): “Creiamo lavoro e fermiamo l’esodo”

Il project manager: "Opportunità anche ai migranti che tornano"

Pubblicato:21-06-2019 07:29
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 15:26

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ROMA – “La creazione di opportunita’ di lavoro e’ una delle strategie con cui rispondere al fenomeno migratorio”. Ne e’ convinto Bamba Lassine’, che per l’ong Avsi e’ project manager per un progetto in Costa D’Avorio finanziato dall’Unione Europea, che punta a facilitare l’accesso delle persone nel mondo del lavoro.

I beneficiari, dice ancora il responsabile Avsi all’agenzia ‘Dire’, “sono i gruppi vulnerabili: donne, vedove, disabili, giovani, persone non istruite, nonche’ i migranti di ritorno”. Questi ultimi sono coloro che hanno tentato di raggiungere l’Europa ma sono stati rimpatriati.

“Spesso le famiglie si indebitano per raccogliere il denaro necessario al viaggio. Chi torna allora prova profonda vergogna e senso di fallimento, a volte non ha il coraggio di tornare a casa. Noi gli diamo una seconda possibilita’”. Perche’ in Costa D’Avorio, spiega il responsabile, le politiche di governo sull’occupazione puntano su persone che posseggono dei diplomi, “ma molti, soprattutto chi vive nelle zone rurali, non ha un livello d’istruzione sufficiente. E la mancanza di lavoro genera grande poverta’. È anche per questo che c’e’ chi alla fine decide di salire sui barconi, a rischio della vita”.


Il lavoro di Avsi consiste nell’offrire percorsi formativi oppure mettere le persone in grado di avviare una propria attivita’: 50 le associazioni professionali di artigiani formalizzate, e 50mila gli artigiani registrati alla Chambre nationale de me’tiers della Costa D’Avorio. “In base alle richieste delle imprese- prosegue Lassine’- proponiamo anche percorsi formativi complementari con cui dare agli interessati le competenze necessarie ad essere selezionati”.

Cosi’, il progetto raggiunge un duplice obiettivo: “permettiamo ai migranti di ritorno di reinserirsi nella societa’, ma preveniamo anche le partenze: se ‘futuri candidati’ alla migrazione trovano delle opportunita’, rinunciano a lasciare il Paese”.
Il progetto di Avsi per l’occupazione e l’inclusione sociale in Costa D’Avorio e’ stato presentato agli European Development Days, il forum dedicato alla cooperazione allo sviluppo organizzato dalla Commissione europea, che si e’ concluso ieri a Bruxelles. Un’occasione importante, spiega ancora alla ‘Dire’ Maria Laura Conte, responsabile comunicazione di Avsi: “Il forum mette in rete ong, istituzioni, funzionari europei, young leaders, startupper, privati.

Questo dimostra quanto diversi possano essere i soggetti investiti dalla sfida della cooperazione. Un progetto – ormai risulta chiaro – avra’ successo solo grazie alle partnership”. Tema di questa tredicesima edizione delle Giornate europee per lo sviluppo e’ stato ‘Combattere le Disuguaglianze’, quindi Avsi, nel proprio stand, ha deciso di “presentare i progetti dedicati alla formazione e all’inserimento al lavoro, come una delle forme privilegiate per raggiugnere quell’obiettivo” ha aggiunto Maria Laura Conte.

Presentato dunque il progetto in Costa D’avorio, ma anche un secondo, realizzato questa volta in Italia: “Come chiede l’Agenda Onu 2030- prosegue la responsabile- i 17 obiettivi di sviluppo non sono da raggiungere solo nel Sud del mondo, ma anche nei Paesi sviluppati”. Cosi’, la parola a Bruxelles e’ stata data a Precious, “una giovane nigeriana sopravvissuta a un naufragio, e che oggi grazie al nostro progetto lavora nella ristorazione”.

Il programma ha infatti permesso di formare 48 rifugiati e richiedenti asilo, di cui 21 sono stati assunti negli ultimi due anni grazie alla collaborazione con 20 imprese. “Una caratteristica di Avsi e’ di veicolare le proprie attivita’ attraverso la testimonianza diretta dei beneficiari”, ha concluso la responsabile.

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