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Emilia-Romagna gela Lazio su legge Riders: “Competenza è dello Stato”

Bianchi: "Norma rischia impugnazione, qua seguiamo metodo Bologna"

Pubblicato:21-06-2018 12:43
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 13:17

riders glovo bologna
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ROMA – La legge sui riders della Regione Lazio corre il rischio di essere impugnabile, perché “la sicurezza sul lavoro è materia esclusiva dello Stato”. Per questo la Regione Emilia-Romagna ha deciso di percorrere una strada diversa: estendere la carta di Bologna sui ciclofattorini a livello regionale. “Ci stiamo lavorando su”, spiega l’assessore al Lavoro di viale Aldo Moro, Patrizio Bianchi, questa mattina a margine di una conferenza stampa in Regione. “L’approccio di Bologna lo condividiamo- afferma Bianchi- e stiamo lavorando per fare una carta regionale. Mi sembra una cosa che ha molto senso, all’interno del focus giovani del Patto per il lavoro. Noi la sosteniamo”. Secondo l’assessore, “le imprese che stanno in questa regione devono sottoscrivere l’idea che in Emilia-Romagna si sta con il massimo delle tutele, dell’investimento sulle persone e di crescita”. Però, ammonisce Bianchi, “ci sono temi che sono di competenza esclusiva dello Stato e lo Stato deve fare la sua parte”. Ad esempio, sottolinea l’assessore, “la sicurezza sul lavoro è materia esclusiva dello Stato”.

Da qui derivano i dubbi di viale Aldo Moro a proposito della legge sui riders messa nero su bianco dalla Regione Lazio. “L’ho fatta verificare- spiega Bianchi- secondo me questa è materia esclusiva di competenza dello Stato”. A livello locale, sostiene l’assessore, “puoi fare degli interventi volontari di accompagnamento, come ha fatto il Comune di Bologna. Ma qui non possono essere le Regioni a intervenire in una materia di competenza esclusiva dello Stato: è lo Stato che deve fare”. Come Regione Emilia-Romagna, assicura Bianchi, “all’interno del Piano giovani faremo di tutto per favorire delle condizioni per cui le imprese che si situano qui tutelino al massimo i loro dipendenti, non solo i riders ma tutti coloro che lavorano nei nuovi mestieri. Però attenzione, ognuno deve avere ben chiari i propri comportamenti. Altrimenti, se vogliamo fare in autonomia, ci passino anche questa competenza”.

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