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BRUXELLES – L’Europa non deve depredare l’Africa ma al contrario costruire con il continente un rapporto politico stabile, che favorisca opportunità e sviluppo: così alla DIRE Antonio Tajani, presidente del parlamento Ue, a margine di una conferenza a Bruxelles sulla gestione delle migrazioni. Lo spunto è un piano di investimenti per l’Africa che, all’indomani della Giornata internazionale del rifugiato e alla vigilia del Consiglio Ue di domani e dopodomani, è stato descritto come fondamentale in un’ottica di governo e contenimento dei flussi. “L’Africa deve essere una priorità dell’Ue per i prossimi anni” evidenzia Tajani: “Bene la proposta della Commissione di investire 40 miliardi di euro, raddoppiando i fondi destinati alla Libia da 200 a 400 milioni”. Secondo il presidente dell’Europarlamento, nel prossimo bilancio dell’Ue gli stanziamenti per l’Africa devono essere incrementati.
“Bisogna impedire – spiega Tajani – che le future generazioni di africani perdano la speranza di rimanere a casa loro e che per i giovani del continente non ci siano prospettive”. L’appello che giunge dall’emiciclo di Bruxelles è, allora, a un nuovo partenariato. “Puntiamo su una robusta diplomazia economica per risolvere i problemi in Africa e creiamo joint-venture anche con il sostegno della Banca europea di investimenti” l’invito di Tajani. Che alla DIRE, sul contributo che a sud del Sahara anche la Cina potrebbe dare, risponde: “Pechino in Africa vuole fare business; noi invece non dobbiamo solo pensare a concludere affari, incassare e portare via le materie prime quanto piuttosto costruire un rapporto politico stabile con un continente che è il nostro dirimpettaio”.
dal nostro inviato a Bruxelles Vincenzo Giardina, giornalista professionista
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