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Berlusconi prova a spegnere le polemiche: “Ucraina aggredita, dobbiamo aiutarla a difendersi. FI resta con l’Occidente”

Dopo che le sue dichiarazioni degli ultimi giorni sulla guerra avevano causato mugugni dentro il partito, alla convention 'L'Italia del futuro' a Napoli il leader ribadisce: "Siamo dalla parte dell'Europa, della Nato e degli Usa"

Pubblicato:21-05-2022 14:48
Ultimo aggiornamento:22-05-2022 14:46

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ROMA – “L’Ucraina è il Paese aggredito e noi dobbiamo aiutarlo a difendersi”. Lo dice il presidente di Forza Italia, Silvio Berlusconi, nel suo intervento alla convention di partito ‘L’Italia del futuro’ in corso a Napoli. Dopo le polemiche nei giorni scorsi seguite alle sue parole sul ruolo di Stati Uniti e Nato nel conflitto in Ucraina, il leader azzurro prova a calmare le acque: “Forza Italia è – e rimarrà sempre – dalla parte dell’Europa, dalla parte dell’Alleanza Atlantica, dalla parte dell’Occidente, dalla parte degli Stati Uniti“.

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“IO DI NUOVO IN CAMPO PER LE ELEZIONI DEL 2023”

“Io sono di nuovo in campo con voi”. Berlusconi assicura che sarà protagonista delle elezioni politiche in programma nel 2023. Nel suo intervento alla convention di Fi alla Mostra d’Oltremare, invita a
“lavorare, con l’impegno di sempre e con rinnovato entusiasmo, per le prossime elezioni. Sono elezioni decisive per costruire il futuro che vogliamo. Sono elezioni che il centrodestra deve vincere, e che può vincere solo se Forza Italia sarà il partito trainante, solo se Forza Italia sarà come sempre in passato il perno della nostra coalizione”.


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“SOSTERREMO LEALMENTE IL GOVERNO FINO ALLA FINE”

Allo stesso tempo, il leader di Forza Italia ci tiene ad assicurare il massimo sostegno all’esecutivo Draghi: “Noi lavoreremo senza disperdere quanto di buono ha fatto il governo Draghi, che abbiamo voluto noi per primi e che sosterremo lealmente fino alla fine. L’unità del Paese è stata una cosa importante di fronte alla pandemia – aggiunge Berlusconi -, lo è anche ora specie di fronte ad una crisi internazionale che getta ombre cupe sul nostro futuro”.

“UN PRETE RUSSO MI RACCONTÒ LA DIFFERENZA TRA COMUNISTI E LIBERALI”

Nei regimi liberali la persona è sacra e i diritti della persona sono garantiti dallo Stato – spiega il leader forzista -. Nel comunismo è lo Stato che ti concede questi diritti e quindi chi è al potere, ove ritenesse di trarne conseguenza, può limitarli e può anche calpestarli: una differenza enorme che io ho sempre avuto presente e che mi ha condotto in tutte le fasi della mia vita”.

Berlusconi aggiunge: “Io sapevo tutto sul comunismo da un giovane prete russo che era scappato, era riuscito a passare la cortina di ferro: ce lo avevano dato per due ore alla settimana a insegnare religione, ci raccontò la grande differenza tra le democrazie liberali e i regimi comunisti”.

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