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Roma, dopo Marino anche Calenda ‘spinge’ Caudo alle primarie di centrosinistra: “È il più preparato”

Il leader di Azione ritwitta un post di raccolta firme per l'ex assessore alla Trasformazione urbana:"Mi sembra di gran lunga il più preparato"

Pubblicato:21-05-2021 19:58
Ultimo aggiornamento:21-05-2021 19:58
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Di Luca Monticelli e Emiliano Pretto

ROMA – Il profilo Twitter “Pasquino Roma” inviata a firmare per Giovanni Caudo in vista delle primarie del centrosinistra. E Carlo Calenda ritwitta. È quanto ha fatto sapere lo stesso leader di Azione. “Serve raccogliere 3000 firme in 10 giorni per candidare Giovanni Caudo alle primarie del centrosinistra per il sindaco di Roma – ha scritto Pasquino Roma – Possono firmare solo i residenti a Roma. Info sui tavoli e orari per le firme nel Link. Si può votare pure online. Passaparola”. Poco dopo il rilancio di Calenda: “Ritwitto volentieri. Caudo mi sembra di gran lunga il più preparato“. Caudo raccoglie così un nuovo sostegno dopo l’endorsement di ieri dell’ex sindaco di Roma, Ignazio Marino, poi sfiduciato dal Pd. Gli altri partecipanti alle primarie sono Roberto Gualtieri (Pd), Paolo Ciani (Demos), Tobia Zevi (indipendente), Stefano Fassina (Sinistra X Roma) e Imma Battaglia (Liberare Roma).

ZEVI: “AL BALLOTTAGGIO CALENDA-RAGGI VOTEREI LUI”

“Abbiamo superato abbondantemente le 2000 firme di sostegno alla mia candidatura a sindaco di Roma e quindi sono ufficialmente candidato alle primarie”. Così Tobia Zevi, candidato sindaco a Roma, in un video su Facebook. “Se ci dovesse essere ballottaggio alle elezioni, naturalmente confido di esserci io. In ogni caso tutti ci auguriamo che ad andarci sia il candidato del centrosinistra, e che poi alla fine prevalga. Se invece, ma io non ci credo, al ballottaggio dovesse andarci Carlo Calenda con il quale in questi mesi ho litigato perché ritengo avrebbe dovuto partecipare alle primarie, io lo voterei. Virginia Raggi non la voterò mai. Non è pensabile dare un ulteriore mandato a una sindaca che ha governato male e, quindi, sacrificare Roma sull’altare di interessi e alleanze nazionali”.

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